REGGIO CALABRIA. L’eruzione dell’Etna ha provocato la chiusura dell’aeroporto di Reggio Calabria. I venti, infatti, hanno portato la cenere vulcanica sullo stretto di Messina provocando la sospensione dell’attività dello scalo, prevista fino a stasera.
Quattro i voli giornalieri, due al mattino e due al pomeriggio, in programma nell’aeroporto di Reggio Calabria per e da Roma e Milano, che sono stati dirottati sullo scalo di Lamezia Terme.
Stamattina è ripresa sull'Etna l'attività stromboliana del Nuovo Cratere di Sud Est, che sta producendo anche due colate che si sono aperte sui fianchi del cono. Una frattura è stata rilevata sul lato sud del cratere e dà vita a una colata che si dirige verso i crateri 'Barbagallo' per poi proseguire in direzione della Valle del Bove; l’altra si trova sulla parte settentrionale del cono, con la lava che fuoriesce dirigendosi verso la Valle del Leone. Da tempo non si registravano fratture sulla parte nord del Nuovo cratere di Sud Est.
Dal vulcano si innalza una colonna di cenere che, grazie alle condizioni meteo favorevoli, è ben visibile da larga parte della Sicilia Orientale. Al momento non si segnalano disagi al traffico aereo dell’aeroporto Fontanarossa di Catania. Lo scalo è pienamente operativo. L’eruzione è tenuta sotto osservazione degli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania.
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