VITTORIA. Avrebbero favorito una candidata per l’incarico a tempo determinato per la docenza di Storia Contemporanea all’Università di Catania, pur non avendo i titoli specialistici adeguati, trattandosi di un architetto, a scapito di un altro candidato che invece presentava titoli più appropriati per il settore scientifico disciplinare della 'storia contemporaneà, così come sancito in sede amministrativa dal Tar di Catania e poi confermato in appello dal Cga di Palermo che ha 'riscrittò la graduatoria di quel concorso svoltosi a Catania nel dicembre 2011.
Il Gip del Tribunale di Catania Oscar Biondi ha rinviato a giudizio i tre componenti la commissione giudicatrice del concorso Simone Neri Serneri, Luigi Masella e Alessandra Staderini per il reato di abuso di ufficio, in concorso tra loro, per aver intenzionalmente arrecato un ingiusto vantaggio patrimoniale alla candidata Melania Nucifora, architetto di Catania, a scapito di Gianbattista Scirè, dichiarandola vincitrice di quel concorso a tempo determinato.
Il 'casò dello storico di Vittoria Gianbattista Scirè di 41 anni, di cui si sono occupati i media a livello nazionale, oggetto anche di alcune interrogazioni parlamentari, ha ora il suo epilogo anche in sede penale, dopo averlo avuto in sede amministrativa con la riscrittura della graduatoria da parte del Tar di Catania cui l’Università di Catania ha dato parzialmente esecuzione (la parte lesa ha chiesto il giudizio di ottemperanza per quell'ordinanza che gli consenta di svolgere l’incarico).
Il Gip su richiesta del pm Fabio Regolo ha ritenuto fondati i motivi per il rinvio dell’intera commissione giudicatrice che avrebbe valutato «positivamente ed intenzionalmente i titoli della candidata architetto nonostante l’evidente e totale incongruenza dei titoli». L’udienza davanti al Tribunale di Catania è stata fissata per il prossimo 27 giugno.
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