PALERMO. E' sempre in coma nella seconda rianimazione dell'ospedale Civico di Palermo Gemma Amendolia, la ragazza rimasta ferita nell'incidente durante una prova speciale della Targa Florio, venerdì mattina. Nello schianto è morto il padre della ragazza, Mauro Amendolia, e il commissario di gara Giuseppe Laganà. In mattinata è arrivato il secondo bollettino medico dell'ospedale Civico, che parla di "prognosi che rimane riservata" a causa delle gravi condizione "determinate dal trauma cranico". "Permane il coma profondo e la paziente è mantenuta in narco-sedazione - si legge nel bollettino medico -. I parametri emodinamici sono stabili. Le lesioni addominali risultano al momento stabilizzate. Permane il monitoraggio dei parametri vitali". A preoccupare ovviamente i medici del Civico è il trauma cranico dovuto al fortissimo impatto dell'auto. "Si tratta di un trauma cranico importante - dice Giorgio Trizzino, direttore sanitario dell'ospedale Civico -. Il coma non è farmacologico ma è dovuto alla gravità delle lesioni cerebrali riportate nell'incidente. Ci sono delle finestre neurologiche, dove i medici cercano di diminuire la sedazione per vedere le reazioni del paziente". Per quanto riguarda le indagini sull'incidente, c'è un video, ripreso dalla telecamera piazzata sulla Mini Cooper guidata da Mauro Amendolia, dal quale sarebbe possibile ricavare gli ultimi istanti di vita del pilota e tutte le fasi dell’impatto fatale avvenuto venerdì durante la Targa Florio. E’ grazie a queste immagini, ma anche a quelle riprese da altre telecamere sistemate lungo il percorso di gara, che la Procura di Termini Imerese al momento tende ad escludere che all’origine dell’incidente possa esservi stato un malore del pilota o un guasto dell’auto.