PALERMO. Anche l’Italia è diventata un paese a rischio per la salute. Almeno, secondo gli americani. Colpa del morbillo e dei suoi focolai epidemici. I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie di Atlanta hanno emesso una nota in cui si invitano i cittadini statunitensi in partenza per il Belpaese a prendere misure precauzionali: assicurarsi di essere vaccinati contro il morbillo o vaccinarsi; lavarsi spesso le mani; evitare di toccarsi il volto prima di lavarsi le mani.
I Cdc consigliano inoltre ai cittadini americani di evitare contatti fisici con persone che potrebbero essere malate. Non è un mistero, dopotutto, che l’emergenza morbillo, con le polemiche sulla vaccinazione annesse, sia stata al centro dei dibattito sanitario italiano quest’anno, e non solo.
E la Sicilia? C’è il rischio epidemia anche nell’Isola della Trinacria? Attualmente il problema sembra più riguardare il nord che non il sud. Anzi, secondo gli ultimi dati, le vaccinazioni in Sicilia, dopo essere crollate negli ultimi anni, hanno avuto un impennata di 4-5 punti, attestandosi all’85% circa, come conferma Nicola Casuccio, responsabile del servizio di Epidemiologia dell’Asp di Palermo.
Una buona notizia certamente, ma ancora non basta: “L’85% può sembrare un numero altissimo, ma invece non lo è - dice Casuccio -. Il “numero magico” sarebbe il 95%, che permetterebbe di non far circolare i germi a tutta la comunità. Ci manca ancora un 10%, quindi potenzialmente il rischio di un focolaio di morbillo c’è. In questo momento, non c’è la copertura totale assicurata per quei soggetti magari più a rischio. A Palermo e in Sicilia la situazione non è allarmante, non ci sono segnali di preoccupazione – continua Casuccio -. Ma è necessario che i genitori si rendano conto di dover fare vaccinare i propri figli ed evitare di credere a tutte le panzane dette da gente non esperta, come ad esempio la correlazione tra vaccini e autismo. Tra l’altro, voglio sottolineare che il morbillo è una malattia pericolosa, e non sempre il suo percorso è benigno”.
Sono stati dodici i casi segnalati di morbillo nel 2016 in Sicilia. Ultimamente, a Palermo, ci sono stati due episodi autoctoni, mentre altri due casi ci sono verificati nelle altre province siciliane, ed entrambi avevano contratto la malattia dopo dei viaggi al nord, soprattutto in Piemonte.
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