ROMA. Roma blindata. L'allarme attentati raggiunge anche l'Italia e in particolare la capitale dove domani sarà il giorno delle celebrazioni per l'anniversario dei Trattati.
"Siamo in una democrazia. Il principio, quindi, è libertà di manifestare le proprie opinioni, con un limite, la violenza". Lo afferma il ministro dell'Interno, Marco Minniti, in un colloquio col Messaggero alla vigilia dell'evento.
Nessun dialogo con chi cerca solo di creare tensione e disordini: percorsi e iniziative sono stati concordati con gli organizzatori, "ognuno - spiega Minniti - ha scelto di andare dove voleva". La minaccia è doppia, non solo le infiltrazioni dei cortei: dopo i fatti di Westminster anche a Roma "non si può sottovalutare nulla".
"Hanno colpito a Nizza durante una festa popolare, a Berlino durante il mercatino di Natale, a Londra il mercoledì, quando il Parlamento è in attività, con coltelli e mezzi di vario genere", osserva. Parola d'ordine, per il ministro, è "il controllo del territorio". "Una risposta antica - dice - che è il sistema ancora più efficace di fronte all'imprevedibilità dell'atto". Presidi forti sulla strada, perché "non c'è bisogno di innovare, ma di rafforzare". Vietata, quindi, la possibilità di accedere nel centro della città, a camion e furgoni di ogni tipo, perché "i rischi sono rappresentati dal proselitismo e dall'emulazione".
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