MONTE SAN GIUSTO. E' stata dichiarata la morte clinica del giovane, con tutta probabilità un ladro, raggiunto da un colpo alla testa esploso dall'arma di ordinanza di un carabiniere, che la vittima stava tentando di investire a bordo di un'auto rubata. Il fatto è avvenuto intorno alle 19 di ieri a Monte San Giusto, un tranquillo paesino in provincia di Macerata. Il ferito, che non aveva documenti, non è stato ancora formalmente identificato, ma si tratterebbe di un 35enne, forse albanese, con vari alias. Il carabiniere era invece in borghese con un collega: erano intervenuti per una raffica di furti e tentativi di furto in varie abitazioni di via Giustozzi e via Valle. I militari erano in giro per controlli mirati, quando hanno notato una Fiat Bravo di colore scuro, poi risultata (in base alla targa) rubata a Terni. Più tardi, hanno ritrovato la stessa auto, parcheggiata in via Don Minzoni. Si sono appostati e hanno atteso. Ad un tratto hanno visto un giovane correre verso l'auto, probabilmente in fuga da un' abitazione vicina, sono usciti allo scoperto e hanno intimato l'alt, identificandosi. Ma l'altro è salito sull'auto e si è diretto verso di loro a tutta velocità. A quel punto è partito un colpo dalla pistola di uno dei due carabinieri, che stava tentando di schivare l'auto. In tasca al ferito un certificato albanese e alcuni oggetti in oro, forse frutto dei raid nelle case della zona. Ora è in rianimazione nell'ospedale di Macerata, il volto sfigurato: il proiettile, calibro 9 Parabellum (pistola Beretta), ad alto potenziale offensivo, ha perforato il montante dell'auto per poi penetrare la base del cranio, senza fuoriuscirne. Se nessun conoscente o familiare si presenterà in ospedale, sarà contattata l'ambasciata albanese. Per adesso è stato generalizzato con codice Cui (codice unico di identificazione) attraverso le impronte digitali. Ed è caccia a due complici, che sono riusciti a fuggire. Indagato il carabiniere che ha sparato, difeso dall'avvocato Pietro Siciliano: è molto provato, dice chi gli è vicino, non si sente lo sceriffo di turno. L'ipotesi di reato è lesioni gravissime colpose per eccesso di legittima difesa. Con la morte della vittima, l'accusa si trasformerebbe in omicidio colposo per eccesso di legittima difesa. L'arma e i proiettili sono stati sequestrati. Il pm Enrico Riccioni non intende chiedere la custodia cautelare. Intanto ha nominato un consulente balistico, chiedendo che la perizia balistica sia fatta in tempi brevi, al massimo una settimana, per poi ascoltare il militare. Indagato anche il ferito per tentato furto e ricettazione. La Lega Nord annuncia per sabato 4 marzo un presidio davanti alla stazione dei carabinieri di Monte San Giusto. E potrebbe partecipare anche il leader del partito Matteo Salvini, che ieri ha proposto un encomio per il carabiniere a cui è partito un colpo, due giorni fa in via Don Minzoni, che ha colpito alla testa un ladro in fuga. "Indagato per aver fatto il suo lavoro e rischiato la vita - commenta Salvini - Roba da matti". Il pm Enrico Riccioni attende in settimana l'esito dell'esame balistico, affidato a Sandro Evangelisti, prima di ascoltare il carabiniere. Il ladro è stato centrato in pieno alla testa dal proiettile, che prima è andato a rimbalzare sul montante sinistro della Fiat Bravo rubata.