ROMA. Le polizze sulla vita accese da Salvatore Romeo «a beneficio e insaputa» di Virginia Raggi sarebbero tre, non due. Lo riportano oggi alcuni quotidiani. La sindaca di Roma si dice estranea alla vicenda: «La terza polizza? Ho letto anche io i giornali e sono la prima a voler capire una vicenda che mi vede totalmente estranea. Siamo al lavoro con i miei avvocati per capire la vicenda», commenta la Raggi, che però stavolta si dice pronta ad agire per vie legali: «Questa stipulata addirittura due giorni dopo che ho annunciato di aver ricevuto un invito a comparire dalla procura di Roma. È inaccettabile che il dottor Romeo abbia fatto una cosa del genere. Ne prendo totalmente le distanze. A questo punto con i miei avvocati presenterò un esposto in Procura per tutelare la mia persona». La terza polizza, «di 8 mila euro, è stata accesa da Romeo il 26 gennaio scorso, quarantotto ore dopo la notifica dell'avviso a comparire alla Raggi». Ci sarebbe però anche un altro fatto che spunta dall'inchiesta per abuso di ufficio della Procura di Roma: «Salvatore Romeo era titolare di una cassetta di sicurezza che venne completamente svuotata il 19 dicembre, un lunedì. Primo giorno utile dopo l'arresto di Raffaele Marra, entrato a Regina Coeli con l'accusa di corruzione il venerdì precedente, il 16 dicembre». La circostanza, aggiunge il Messaggero, «viene contestata a Romeo dalla procura lo scorso 8 febbraio, nel corso dell'interrogatorio da indagato per abuso d'ufficio». Dal 2011, avrebbe risposto Romeo secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, «'quella cassetta viene utilizzata esclusivamente da una mia amica. Io non ne so niente'. La donna viene perquisita e interrogata. Conferma la versione di Romeo ma nulla dice sul contenuto della cassetta. Sostiene che si tratta di materiale che 'non riguarda in alcun modo Romeo perchè sono cose mie'».