Mercoledì 18 Dicembre 2024

Roma, spunta un sms di Di Maio alla Raggi: "Marra servitore dello Stato"

Luigi Di Maio e Virginia Raggi - Ansa

ROMA. Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio avrebbe dato l'ok a Virginia Raggi affinché Raffaele Marra restasse in Campidoglio, definendolo in una chat «servitore dello Stato», diversamente da quanto affermato pubblicamente. Il caso spunta dalle carte dell'inchiesta per corruzione che hanno portato in carcere Marra, di cui danno conto oggi in prima pagina diversi quotidiani nazionali. «Il 10 agosto 2016, oltre un mese dopo il loro incontro e nel pieno dello scontro interno al minidirettorio che ne chiedeva la testa, Di Maio sollecitava Marra a resistere perchè 'servitore dello Statò. Perchè 'uno dei mieì», scrivono i giornali. La prova, si legge sempre, è «in due chat telefoniche», «entrambe datate 10 agosto 2016 e custodite nella memoria dello smartphone di Raffaele Marra sequestrato al momento del suo arresto. Di entrambe, l'avvocato Francesco Scacchi, legale di Marra, conferma l'esistenza». Questo il testo del messaggio di Di Maio alla sindaca Raggi, che la stessa avrebbe inoltrato a Marra per rassicurarlo: «Quanto alle ragioni di Marra, lui non si senta umiliato. È un servitore dello Stato. Sui miei, il Movimento fa accertamenti ogni mese. L'importante è non trovare nulla» «Pignatone cosa ti ha detto dopo che gli hai inoltrato il suo nominativo (di Marra, ndr)? In ogni caso nella riunione con me, Marra non mi ha mai chiesto se andare in aspettativa o meno. Semplicemente mi ha raccontato i fatti. Io l'ho ascoltato. Perchè tu me lo avevi chiesto. Sono rimasto a tua disposizione non sua. E penso che nel gabinetto non possa stare, perchè ci eravamo accordati così». È questo un passaggio della chat del 10 agosto 2016 - che l'Ansa ha potuto visionare - tra Luigi Di Maio e la sindaca di Roma Virginia Raggi nella quale i due esponenti M5s parlano del ruolo e del futuro di Raffaele Marra dopo che, all'inizio luglio, quest'ultimo aveva incontrato il vice presidente della Camera. A Di Maio, si legge ancora nella chat, la sindaca di Roma replica: «Pignatone mi risponderà quanto prima, l'elenco conteneva una prima tranche da 20 nominativi. Stanno effettuando le verifiche». Nella chat compare anche il passaggio contenuto, secondo quanto riportato oggi da alcuni quotidiani, nello smartphone di Marra, attualmente detenuto al Regina Coeli. Di Maio, sempre il 10 agosto, scrive infatti alla Raggi: «Quanto alle ragioni di Marra. Aspettiamo Pignatone. Poi insieme allo staff decidete/decidiamo. Lui non si senta umiliato. È un servitore dello Stato. Sui miei il Movimento fa accertamenti ogni mese. L'importante è non trovare nulla».

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