PESCARA. Proseguono senza sosta le indagini della Procura di Pescara sulla tragedia dell'hotel Rigopiano, il 18 gennaio scorso, dove sono morte 29 persone. Undici i sopravvissuti. In settimana prenderanno probabilmente la strada dell'acquisizione di tutte quelle che sono le competenze in materia. La prima parte sarebbe servita fin qui a cristallizzare la situazione e ad individuare tutti i soggetti che erano sul campo a lavorare, mentre adesso si punterà ad individuare le linee di comando. A tenere banco, intanto, è soprattutto la questione dell'allerta valanghe Meteomont: già il 17 gennaio e poi per tutto il 18 gennaio l'allerta su Rigopiano era di livello 4 su un massimo di 5. Sull'argomento è intervenuto il sottosegretario regionale Mario Mazzocca, per dire che «i bollettini Meteomont sono stati pubblicati sul sito regionale della protezione civile ed erano pertanto pienamente e tempestivamente visibili da parte di chiunque e segnatamente da parte di chi aveva precisi compiti in materia». Simone Angelucci, sindaco di Caramanico Terme, località montana a circa 70 chilometri da Rigopiano, ha riferito che nei giorni in cui c'è stata la valanga a Rigopiano, aveva ricevuto il bollettino Meteomont. «Ho ritenuto necessario coinvolgere esperti - spiega - che mi hanno indotto a chiudere una delle quattro strade che ho sottoposto alla loro attenzione». «Sono comunque sicuro che, anche se a Farindola avessero ricevuto il bollettino con un livello di allerta valanghe 5, il sindaco a tutto avrebbe pensato tranne che ad evacuare l'hotel», dice ancora Angelucci. «Ricevo il bollettino Meteomont con l'allerta valanghe dai carabinieri forestali - sottolinea il sindaco di Caramanico Terme - ma poi sono io a dovermi assumere delle responsabilità». E per l'Abruzzo è stata un'altra giornata di dolore. A Castel Frentano (Chieti) una grande folla ha detto addio a Luciano Caporale, 52 anni, e Silvana Angelucci, 48 anni. A rendere omaggio ai coniugi frentani anche la cantante Arisa, che nella chiesa di Santo Stefano ha intonato 'L'amore della mia vita'. Un gesto spontaneo da parte della cantante, commossa dalla visione del video postato su Facebook dai figli della coppia in cui i due parrucchieri cantavano in auto il brano che tanto amavano. A Loreto Aprutino (Pescara) c'era l'intero paese per l'estremo saluto a Piero Di Pietro e a sua moglie Barbara Nobilio. Sulla bara di Di Pietro, ex allenatore ed ex giocatore di calcio, la maglia del Pescara. «Oggi troppo spesso - ha detto la figlia Federica Di Pietro - chi fa politica pensa solo alla poltrona, mentre la politica è lavoro». A Chieti 3.000 persone hanno preso parte ai funerali del poliziotto Domenico Di Michelangelo e di sua moglie Marina Serraiocco, che vivevano a Osimo (Ancona), genitori di Samuel, uno dei quattro bimbi sopravvissuti. Presente il vice capo della Polizia Luigi Savina. «L'intera famiglia della Polizia di Stato sarà qui nel futuro con Samuel». Alessandro, si è rivolto al fratello con una lettera: «Avrei scavato a mani nude». A Vasto (Chieti) si è svolto il funerale della giovane Jessica Tinari, deceduta a Rigopiano insieme al fidanzato Marco Tanda. In chiesa gli amici hanno apposto uno striscione con la foto dei fidanzati: «Jessica e Marco, il vostro grande amore eterno sarà ricordato per sempre nei nostri cuori». Prima dell'entrata in chiesa, accanto alla bara bianca di Jessica, è stata esposta e benedetta anche quella di Tanda, pilota d'aerei di 25 anni, le cui esequie si sono svolte a Castelraimondo (Macerata).