CITTA' DEL VATICANO. «Anche tra i giovani - afferma il Papa - ci sono molte vittime della logica della mondanità, che si può sintetizzare così: ricerca del successo a qualunque prezzo, del denaro facile e del piacere facile. Questa logica seduce anche molti giovani. Il nostro impegno non può essere altro che stare accanto a loro per contagiarli con la gioia del Vangelo e dell'appartenenza a Cristo. Questa cultura va evangelizzata se vogliamo che i giovani non soccombano». Il Papa lo ha detto nella udienza alla plenaria della Congregazione per gli istituti di vita consacrata, riflettendo sul problema degli abbandoni. «Il mondo giovanile, - ha osservato papa Francesco - è un mondo complesso, allo stesso tempo ricco e sfidante, non negativo, complesso sì, ricco e sfidante. Non mancano giovani molto generosi, solidali e impegnati a livello religioso e sociale; giovani che cercano una vera vita spirituale; giovani che hanno fame di qualcosa di diverso da quello che offre il mondo. Ci sono giovani meravigliosi e non sono pochi». Però ci sono anche i giovani vittime della mondanità. Il Papa ha segnalato la propria preoccupazione per il numero di quanti lasciano la vita religiosa. «Possiamo ben dire - ha detto a proposito del tema della plenaria - che in questo momento la fedeltà è messa alla prova; le statistiche che avete esaminato lo dimostrano. Siamo di fronte ad una "emorragia" che indebolisce la vita consacrata e la vita stessa della Chiesa. Gli abbandoni nella vita consacrata ci preoccupano. È vero che alcuni lasciano per un atto di coerenza, perchè riconoscono, dopo un discernimento serio, di non avere mai avuto la vocazione; però altri con il passare del tempo vengono meno alla fedeltà, molte volte solo pochi anni dopo la professione perpetua. Che cosa è accaduto?». «Non poche vocazioni - ha segnalato il Papa - si perdono per mancanza di validi accompagnatori», ma «dobbiamo evitare qualsiasi modalità di accompagnamento che crei dipendenze, - questo è importante, eh, l'accompagnamento spirituale non deve creare dipendenze - dobbiamo evitare qualsiasi modalità che protegga, controlli o renda infantili, non possiamo rassegnarci - ha sottolineato a camminare da soli, ci vuole un accompagnamento vicino, frequente e pienamente adulto». «Questo vorrei sottolinearlo - ha anche detto papa Francesco alla congregazione per la vita consacrata - è necessario che la vita consacrata investa nel preparare accompagnatori qualificati per questo ministero, e dico vita consacrata, perché il carisma dell'accompagnamento spirituale, della direzione spirituale, è un carisma laicale», «ma padre non conosce un sacerdote?, ma nella tua comunità non c'è una suora saggia, una donna di Dio?, va da lei, prendetevi cura voi della vostra congregazione».