
PALERMO. Un personaggio carismatico, un leader che era riuscito a fare proseliti anche in carcere, prima a Siracusa e poi ad Augusta. Tunisino, 46 anni, domiciliato a Pachino, dove svolgeva l'attività di bracciante agricolo, Jilani Ben Mahmoud, secondo gli investigatori, aveva creato attorno a sé un alto numero di seguaci. Il ministero dell'Interno lo ha espulso oggi, per motivi di sicurezza.
Domiciliato a Pachino, aveva rivestito il ruolo di guida e punto di riferimento per la comunità islamica di Augusta, dove si era messo in vista per i suoi atteggiamenti ultraradicali e per i suoi contatti con altri estremisti". Arrestato il 13 agosto 2016 dal personale del Commissariato di Pachino in esecuzione di un provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura di Siracusa per violazione delle norme sul soggiorno in territorio nazionale, era rimasto in carcere fino al 3 gennaio 2017.
Dal 4 gennaio era nel Cie di Caltanissetta, dopo essere stato raggiunto da un decreto di espulsione emesso dal prefetto di Siracusa. Secondo la Digos l'uomo "farebbe parte di un sodalizio ispirato al radicalismo islamico, di fondata pericolosita'". Jilani era stato monitorato anche dal Dap perché, mentre era detenuto per violazione delle norme sul soggiorno, aveva assunto una rilevante posizione di leadership tra i detenuti di fede islamica.
Durante la detenzione nel carcere di Augusta, aveva manifestato un atteggiamento di aperta opposizione nei confronti del personale della polizia penitenziaria. Il monitoraggio all'interno del carcere aveva confermato il suo ruolo di leader tra i detenuti di fede islamica e di potenziale radicalizzatore.
La polizia e l'intelligence continuano a tenere sotto controllo la zona siracusana: sia nel porto commerciale di Augusta, primo scalo d'Europa per numero di migranti arrivati dal mare per l'infiltrazione di soggetti potenzialmente pericolosi, sia sul territorio ed in particolare tra Pachino e Rosolini. Salgono così a 136 le espulsioni di migranti per motivi di sicurezza nazionale dal 2015 ad oggi.
3 Commenti
Tanino
14/01/2017 17:55
Espulso? Semmai accompagnato con i nostri soldi dove voleva andare! Mi immagino le risate del tunisino!
barbara
14/01/2017 21:30
Non si conclude niente, finché restano gli islamici in Italia: dovrebbero essere espulsi tutti dall'Italia
G
14/01/2017 21:40
Tutti? E come fai? Anche quelli che lavorano onestamente e pagano anche le pensioni degli italiani? Razzismo che sfiora la fantascienza politica. Comunque espulsioni come questa mi trova perfettamente d'accordo!
Soul
15/01/2017 01:02
Per favore, hai annoiato il web intero
Chucko
15/01/2017 11:26
Considerato il numero di mafiosi che ci sono nel meridione, in base al tuo ragionamento, sarebbe opportuno espellere tutti i voi meridionali dal nord Italia, no?
Chucko
15/01/2017 11:29
Il vero scontro è sui soldi e sul petrolio, la religione è solo un mezzo per controllare i più poveri e disadattati e farli combattere... La storia si ripete e l'oppio dei popoli è sempre quello...