FIRENZE. Un bimbo di 22 mesi è morto all'Ospedale Meyer di Firenze colpito da meningite. Il laboratorio di immunologia del Meyer ha confermato la diagnosi di sepsi da meningococco di tipo «C».
Il piccolo era giunto all'ospedale pediatrico fiorentino nella tarda serata di ieri a bordo di un'ambulanza dalla Lucchesia. Le sue condizioni, al momento dell'arrivo, erano disperate: i medici hanno tentato a lungo di rianimarlo, ma purtroppo il bimbo non ce l'ha fatta. Da quanto risulta il bambino non era stato vaccinato.
I familiari del piccolo, che aveva febbre alta, si sono rivolti ai sanitari dell'ospedale di Lucca che, vista la gravità della situazione e sospettando si trattasse di meningite, hanno disposto il trasferimento all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Sono state subito attivate le procedure di profilassi per i familiari del piccolo.
Viveva a Porcari (Lucca) il piccolo di 22 mesi morto all'ospedale pediatrico Meyer in seguito ad una sepsi da meningococco C. È stata immediatamente coinvolta l'igiene Pubblica di Lucca dell'Azienda Usl Toscana nord ovest e già nel corso della notte all'ospedale San Luca sono stati sottoposti a profilassi i bambini che frequentavano lo stesso asilo nido del piccolo, il «Mary Poppins», ed i parenti.
Tutte le persone sottoposte a profilassi saranno soggette a sorveglianza sanitaria per 10 giorni. Il bambino, sempre secondo quanto reso noto dalla Azienda Usl Toscana Nord-Ovest, è stato accompagnato dai genitori poco dopo le 18:30 di ieri al pronto soccorso di Lucca, dopo essere stato visitato dal proprio pediatra di libera scelta.
Il bambino, già molto sofferente e con febbre alta, è stato trattenuto in codice rosso e al pronto soccorso si sono recati gli specialisti interessati e sono stati effettuati i prelievi e gli esami del caso, che hanno evidenziato una situazione molto complessa. Visto il quadro clinico, che ha subito fatto pensare ad una sepsi meningoccica, è stata avviata un'idonea terapia ed è stato disposto il trasferimento a Firenze: l'ambulanza con anestesista a bordo è partita dal San Luca poco dopo le 20 per l'ospedale pediatrico Meyer di Firenze.
La morte del bambino porta a 7 i decessi per meningite di tipo C nel 2016. Lo scorso anno i decessi per lo stesso ceppo di meningite erano stati 6. A questi si aggiungono un decesso per meningite di ceppo B e la morte, nel novembre scorso, di un paziente colpito da meningite pneumococcica. Complessivamente sono stati 60 i casi di meningite C registrati in Toscana dal 2015 a oggi, 31 lo scorso anno e 29 in quello in corso.
Ieri pomeriggio la salma di un 18enne di Agerola, deceduto all'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia per cause sconosciute, è in attesa di autopsia nella sala mortuaria del nosocomio. Al momento, per un sospetto che possa trattarsi di un caso di meningite, l'obitorio è stato chiuso.
La salma del ragazzo dovrebbe essere sottoposta ad esame autoptico nella sala del cimitero di Castellammare di Stabia. Il ragazzo è giunto in stato di incoscienza al pronto soccorso del 'San Leonardo' nel pomeriggio di ieri. Oltre allo stato soporoso, presentava piccole macchie di sangue (petecchie) sulla cute.
In attesa di accertare la causa della morte, tutti gli ambienti del pronto soccorso che hanno accolto il giovane sono stati sottoposti a profilassi. Le pareti e i locali sono stati disinfettati mediante nebulizzazione. Anche i parenti e quanti hanno avuto contatti con il 18enne sono stati sottoposti a profilassi. -
I medici, all'arrivo del ragazzo in ospedale, hanno immediatamente prestato tutte le cure mediche del caso. La Tac non ha rivelato anomalie, ma il ragazzo è deceduto quasi subito e inutili sono stati i tentativi dei medici della rianimazione per tentare di riportarlo in vita.
Le ipotesi sulla morte del ragazzo sono tre: «potrebbe trattarsi di meningite - spiega Nello De Nicola, direttore del reparto di Rianimazione dell'ospedale stabiese - o anche di coagulazione travasare disseminata, o anche di una forma di intossicazione. I sintomi sono gli stessi».
Il prelievo del liquor avrebbe potuto immediatamente confermare eventuale diagnosi di meningite, ma il ragazzo è deceduto prima che l'esame potesse essere effettuato, pertanto, ora solo l'autopsia potrà rivelare le cause del decesso.
Un caso di meningite è stato invece accertato a Crema la notte di Natale. Lo riferisce oggi 'La Provincia' di Cremona. Il paziente, un cremasco 43enne, è stato affidato agli specialisti della neurologia e quindi trasferito d'urgenza all'ospedale di Cremona. Sei operatori venuti a contatto con lui durante la sua permanenza nel padiglione di emergenza sono stati sottoposti a vaccinazione. «Gli esami di laboratorio hanno accertato - riporta il quotidiano - che il caso non sarebbe di natura meningococcica».
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