
ROMA. Raffaele Marra, dirigente pubblico di 44 anni, è al fianco della sindaca Virginia Raggi in Campidoglio sin dall'inizio. Considerato uno dei suoi uomini più fidati, non è però con lei che inizia la sua attività in Campidoglio.
Prima ci lavorò con il centrodestra, quando alla guida di Palazzo Senatorio c'era Gianni Alemanno e, da dirigente comunale, ci restò, seppur non con gli stessi ruoli, con Ignazio Marino. Precedentemente aveva lavorato anche in Regione Lazio, durante l'era di Renata Polverini.
I rapporti con Virginia Raggi si consolidano nella precedente consiliatura, quando il Movimento Cinque Stelle con i suoi quattro consiglieri era all'opposizione del Pd. La sindaca pentastellata quando entra in Campidoglio lo vuole subito con sé affidandogli il delicato compito di vicecapo di Gabinetto vicario quando il capo di gabinetto era Daniele Frongia (ora vicesindaco).
Dopo alcune polemiche sul suo passato che agitano lo stesso M5S Raggi gli toglie le funzioni vicarie lasciandolo per un periodo solo vice capo di gabinetto. I mal di pancia nel movimento non si arrestano, tanto che la deputata del M5S Roberta Lombardi in post infuocato lo definisce «il virus che ha infettato il Movimento».
L'ultimo incarico di Marra è fuori dal Gabinetto del Sindaco, a dirigere il dipartimento del personale, dove resta anche dopo la rotazione dei dirigenti, a dispetto di rumors che lo avrebbero voluto dislocato in posti diversi, forse più marginali. Il suo ruolo è sotto il faro dell'Anac, in particolare sulla vicenda relativa alla nomina di suo fratello, Renato Marra, alla guida della direzione turismo.
Persone:
1 Commento
pietro
17/12/2016 06:16
Ogni giorno è uno schifo non possiamo fidarci di nessuno nella pubblica amministrazione ,possibile che non si riescono a trovare persone per bene? Se il governo non applica la legge della pena certa per corruzione e di almeno 20 anni senza appello in Italia si andrà avanti sempre così!
Filippo
20/12/2016 09:00
Lo sconforto è sapere che non ci si può fidare di nessuno. Chi conosce spesso l'ambiente è anche inviaschiato in altri interessi. Gli onesti spesso nelle amministrazioni sono messi da parte perché "scomodi". Non del sistema e spesso anche se bravi mancano di esperienza.