CATANIA. Il bambino di due coniugi separati catanesi vivrà col padre e la madre dovrà contribuire al mantenimento del bambino versando al marito un assegno di 500 euro al mese. E' l'ordinanza per certi versi "rivoluzionaria" emessa dalla prima sezione civile del Tribunale di Catania e che potrebbe anche fare giurisprudenza e quindi da "apripista" per altre decisioni simili. In sostanza, il giudice istruttore Felice Lima, per stabilire chi tra i due genitori fosse più idoneo a tenere il figlio, ha imposto una perizia medica, legale e attitudinale ai coniugi. In base a questa perizia ha deciso di affidare il bambino congiuntamente a entrambi ma facendolo vivere col padre mentre la madre dovrà contribuire al mantenimento. Inoltre, le spese straordinarie verranno ripartite al 50% tra entrambi. Solitamente, in caso di divorzio i giudici optano nella quasi totalità dei casi al collocamento dei figli con la madre e concedendole l'occupazione dell'abitazione familiare. Pochissimi ed eccezionali i casi in cui il collocamento è col padre. Eppure una decina di anni fa la legge fu modificata proprio in senso opposto, specificando che l’affido spetta a entrambi i genitori. E il Tribunale di Catania ha ristabilito questa uguaglianza, spostando, contemporaneamente, l’attenzione più sui figli e sulle loro necessità.