
CATANIA. Il bambino di due coniugi separati catanesi vivrà col padre e la madre dovrà contribuire al mantenimento del bambino versando al marito un assegno di 500 euro al mese. E' l'ordinanza per certi versi "rivoluzionaria" emessa dalla prima sezione civile del Tribunale di Catania e che potrebbe anche fare giurisprudenza e quindi da "apripista" per altre decisioni simili.
In sostanza, il giudice istruttore Felice Lima, per stabilire chi tra i due genitori fosse più idoneo a tenere il figlio, ha imposto una perizia medica, legale e attitudinale ai coniugi. In base a questa perizia ha deciso di affidare il bambino congiuntamente a entrambi ma facendolo vivere col padre mentre la madre dovrà contribuire al mantenimento. Inoltre, le spese straordinarie verranno ripartite al 50% tra entrambi.
Solitamente, in caso di divorzio i giudici optano nella quasi totalità dei casi al collocamento dei figli con la madre e concedendole l'occupazione dell'abitazione familiare. Pochissimi ed eccezionali i casi in cui il collocamento è col padre. Eppure una decina di anni fa la legge fu modificata proprio in senso opposto, specificando che l’affido spetta a entrambi i genitori. E il Tribunale di Catania ha ristabilito questa uguaglianza, spostando, contemporaneamente, l’attenzione più sui figli e sulle loro necessità.
5 Commenti
Pippo
14/12/2016 22:40
Finalmenteeee!!!! Complimenti al giudice che ristabilisce parità tra uomini e donne. Chissà quanti errori nel passato per una giurisprudenza che per moda ha sempre dato ragione alle donne immeritatamente!!!
Dany
15/12/2016 12:40
La parità è parità nel bene e nel male, non solo in quello che fa più comodo dalle donne. Emancipazione vuol dire questo. Non si può ricevere gli ONORI senza accollarsi mai anche gli ONERI. E poi.. diciamoccelo veramente, con tutto il massimo rispetto per le madri e per i padri, ma dov'è scritto che è GIUSTO che il bambino stia principalmente con la madre? specie alla luce di molti recenti casi di donne che hanno abbandonato i figli nell' immondizia. Bisogna guardare caso per caso, non si tratta di regole matematiche certe. ERA ORA!! e poi.. facciamo una considerazione, se il figlio sta da me, lo campo io, se sta dalla madre, lo devo campare con gli assegni alla madre, allora tanto vale me lo tenga sempre io (tanto o dalla madre con gli assegni, o da me, di mia tasca, lo campo comunque io) A UN BEL PO' DI DONNE VERRANNO LE SCARPE STRETTE DA QUESTA SENTENZA IN POI
salvo
15/12/2016 12:48
Condivido pienamente la sentenza del giudice. Valutazioni del genere vanno fatte caso per caso non con come in passato che i filgli si affidavano prioritariamente alle madri mentre i padri venivano letteralmente buttai fuori casa. Poi proporrei al governo di instaurarre un fondo di garanzia a favore dei padri separati che non riescono più ad arrivare a fine mese (come la disoccupazione)
Francesco
15/12/2016 17:09
Finalmente si comincia a notare anche da parte della magistratura una adeguata risposta, l'evoluzione dell' uomo moderno dimostra la capacità di svolgere la funzione genitoriale alla pari e in sempre più casi addirittura meglio
Gino Battista
09/05/2017 18:20
Ci siamo????