Lunedì 23 Dicembre 2024

Niente asilo a Trieste per i bambini non vaccinati

TRIESTE. Vaccinazione obbligatoria per i bambini per l'iscrizione agli asili comunali e convenzionati a Trieste: lo ha deciso questa notte il Consiglio comunale a maggioranza (astenuti M5S). "Trieste - ha evidenziato l'assessore all'infanzia, Angela Brandi - è la prima città italiana a prevedere l'obbligo di vaccinazione antidifterica, antitetanica, antipoliomietica e antiepatite B per i bimbi che frequentano gli asili. L'obbligo scatterà a gennaio per le iscrizioni al prossimo anno scolastico 2017-18". La decisione della scorsa notte del Consiglio comunale, di cui riferisce stamani Il Piccolo - è stata adottata dopo aver rilevato che a Trieste le coperture vaccinali sono scese sotto il livello di sicurezza del 95%. In particolare - ha riferito Brandi - la copertura antidifterica è arrivata all'89%, quella antitetanica al 91%, l'antipolio al 92% e quella antiepatite virale B all'89%. L'obbligo vale sia per i bambini degli asili nido (da zero a tre anni), sia per quelli delle scuole materne (da tre a sei anni), per un totale di circa quattromila bimbi. I genitori dovranno garantire con un'autocertificazione l'avvenuta vaccinazione che, comunque, sarà verificata dalle strutture comunale con numerosi controlli. La decisione di adottare l'obbligo di vaccinazione dei bimbi che frequentano gli asili è stata proposta dalla Giunta guidata da Roberto Dipiazza al termine di un percorso di collaborazione con l'Ordine dei Medici, il Collegio dei Pediatri, l'ospedale infantile Burlo Garofolo e l'Azienda sanitaria AsuiTs del capoluogo giuliano. Alcuni giorni fa l'obbligo della vaccinazione per frequentare gli asili nido dell'Emilia-Romagna è diventato una legge regionale, che sta facendo da apripista per altre Regioni d'Italia, come la Toscana ad esempio che sta già lavorando ad una simile proposta. La Giunta guidata da Stefano Bonaccini ha visto approvato dall'Assemblea legislativa il suo progetto di legge di riforma dei servizi educativi per la prima infanzia, che ridisegna i servizi 0-3 anni, ma soprattutto introduce l'obbligo di somministrare ai minori l'antipolio, l'antidifterica, l'antitetanica e l'antiepatite B.

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