GENOVA. Centosessantotto persone sono state sfollate, nel cuore della notte, a causa di una frana che minaccia alcuni palazzi in località Quezzi, sulle alture di Genova. A dare l'allarme ai vigili del fuoco sono stati alcuni abitanti, svegliati dal boato causato dal crollo di un muro di contenimento della collina. Gli edifici minacciati dalla frana si trovano in via Daneo e via Portezza. Circa 60 le famiglie interessate dallo sgombero. I detriti sono in parte finiti nel rio Fereggiano. Sul posto sono intervenuti, con i pompieri, uomini della Protezione civile, Polizia, Carabinieri e Vigili urbani. A Quezzi sono arrivate anche diverse ambulanze per assistere malati ed anziani. Per sfollare le persone sono stati utilizzati alcuni bus di Amt, l'azienda municipale del trasporto pubblico. Nel pomeriggio l'allarme è poi rientrato: non ci sono problemi di staticità per il palazzo interessato dalla frana. Ciò rende sicuri anche gli altri due palazzi che erano a rischio proprio perché minacciati da un eventuale crollo dell'edificio vicino. Così gli sfollati, 168, potranno rientrare nelle case già dalle prossime ore. L'assenza di pericolo è stata constatata da tecnici del Comuni, vigili del fuoco e da un ingegnere strutturista incaricato dai proprietari degli immobili e dei terreni dell'area. L'ingegnere seguirà adesso la disposizione dei teloni di contenimento del terreno e la messa in opera di strumenti per rilevare i movimenti della terra. Sempre a carico dei residenti ci sarà anche la pulizia dell'alveo del rio Fereggiano dove sono finiti i detriti e la successiva messa in sicurezza della zona. Un primo smottamento del terreno in quel punto risale a 20 giorni fa. Il Comune era intervenuto in danno ai proprietari.