CITTA' DEL VATICANO. Gesù «esorta a non lasciarci ingannare dai predicatori apocalittici»: «chi segue Gesù non presta ascolto ai profeti di sventura, alle vanità degli oroscopi, alle predizioni che ingenerano paure, distraendo da ciò che conta».
È quanto ha affermato papa Francesco durante la messa in San Pietro per il Giubileo delle persone socialmente escluse. «Tra le tante voci che si sentono - ha aggiunto -, il Signore invita a distinguere ciò che viene da Lui e ciò che viene dallo spirito falso». «È importante - ha detto ancora il Papa -: distinguere l'invito sapiente che Dio ci rivolge ogni giorno dal clamore di chi si serve del nome di Dio per spaventare, alimentare divisioni e paure».
«La persona umana, posta da Dio al culmine del creato, viene spesso scartata, perchè si preferiscono le cose che passano. E questo è inaccettabile, perchè l'uomo è il bene più prezioso agli occhi di Dio - continua Papa Francesco -. Ed è grave che ci si abitui a questo scarto; bisogna preoccuparsi, quando la coscienza si anestetizza e non fa più caso al fratello che ci soffre accanto o ai problemi seri del mondo, che diventano solo ritornelli già sentiti nelle scalette dei telegiornali».
Durante la messa per il Giubileo dei senza fissa dimora, il Papa ha puntato il dito contro «la tragica contraddizione dei nostri tempi: quanto più aumentano il progresso e le possibilità, il che è un bene, tanto più vi sono coloro che non possono accedervi». «È una grande ingiustizia che deve preoccuparci - ha detto -, molto più di sapere quando e come sarà la fine del mondo. Perchè non si può stare tranquilli in casa mentre Lazzaro giace alla porta; non c'è pace in casa di chi sta bene, quando manca giustizia nella casa di tutti».
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