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Migranti, Boldrini: per risolvere problema no ricetta "ognuno a casa sua"

ROMA. «La ricetta che ogni tanto ascoltiamo è che 'ognuno se ne deve stare a casa proprià. Ma è possibile oggi, in un tempo globale come il nostro, mettere in atto la ricetta "ognuno a casa sua" quando sono oltre 244 milioni le persone migranti secondo le stime delle Nazioni Unite? Eppure questa ricetta in politica paga, funziona». È la riflessione fatta dalla Presidente della Camera Laura Boldrini presentando il volume Valerio Calzolaio e Telmo Pievani «Libertà di migrare».

«Ma perchè - ha detto ancora la Presidente- la politica usa una ricetta del genere, che noi sappiamo essere impraticabile? Penso che lo faccia perchè non ha idee di come gestire questo fenomeno. E in assenza di idee, di prospettive, di visione, si affida ad uno slogan: semplice , ma impraticabile; appetibile, ma inverosimile. Ognuno a casa propria», ha aggiunto.

Nel clima che viviamo, «anche i diritti consolidati, che fanno parte della cultura giuridica, vengono rimessi in discussione. Chi avrebbe mai pensato che il diritto d'asilo, uno dei diritti fondativi della civiltà europea, venisse rimesso in discussione? Eppure è quello che sta accadendo. Perchè aver fatto l'accordo con la Turchia - per bloccare il flusso dei richiedenti asilo e dei migranti che arrivavano attraverso le isole greche su su fino al cuore dell'Europa - vuol dire aver perso parte della propria anima, della propria essenza, e molta della propria credibilità agli occhi del mondo».

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