FIRENZE. Black out alla Leopolda proprio quando doveva salire sul palco Matteo Renzi. Per colpa di un violento nubifragio abbattutosi su Firenze, la luce si è interrotta e la sala è rimasta al buio per qualche minuto. «È stato tutto organizzato come castigo divino per i nostri discorsi di 3 giorni ed ecco il fulmine». Così Matteo Renzi salendo sul palco per chiudere la Leopolda scherza sul black out prima del suo intervento. Ad aprire la giornata è stato Giorgio Gori, sindaco di Bergamo e 'leopoldinò dalla prima edizione. Gori ha ricordato come la riforma costituzionale fosse fin dalla prima edizione tra le proposte chiave della kermesse renziana. E ha invitato all'impegno per il referendum costituzionale: «Il 4 dicembre date una mano anche voi, facciamo fare al Paese un salto nel futuro, facciamo vincere il Sì». Subito dopo è intervenuto Andrea Occhipinti, fondatore della società di produzione e distribuzione cinematografica Lucky Red. Occhipinti ha elogiato la riforma del cinema, approvata questa settimana: «Siamo veramente contenti che dopo 50 anni sia arrivata questa legge per rendere competitiva l'industria del cinema italiano: una legge di sistema completa e moderna. Uniti possiamo fare il cinema italiano di nuovo grande».