Lunedì 23 Dicembre 2024

Bimbo di 14 mesi ricoverato per meningite: non era vaccinato

PADOVA. Un bambino di 14 mesi si trova ricoverato all'ospedale di Camposampiero (Padova) per una meningite da Haemophilus influenzae, malattia gravissima dei bambini che sembrava debellata nel Veneto dopo l'introduzione della vaccinazione 20 anni fa circa. I genitori non avevano sottoposto il figlio alle vaccinazioni raccomandate compresa quella contro la meningite da Haemophilus influenzae, che viene somministrata con il vaccino esavalente al terzo, quinto e tredicesimo mese di vita. Una volta che il bambino viene sottoposto alle tre dosi del ciclo vaccinale di base la protezione verso questo ceppo è totale e dura tutta la vita. Il caso si è registrato la scorsa settimana quando i genitori del piccolo si sono rivolti alla guardia medica pediatrica perché il bambino aveva febbre alta ed era irrequieto. Dopo le visite e gli accertamenti è stato ricoverato. Le condizioni attuali risultano stazionarie e non è in pericolo di vita. La situazione è seguita dal Dipartimento di Prevenzione dell'Azienda ULSS 15 che ha inviato una nota informativa specifica a tutti i pediatri di libera scelta del territorio per avvertirli della situazione. «Il caso appare come evidenza degli effetti della bassa copertura vaccinale che da anni si registra nella nostra popolazione infantile - sottolinea il dr. Domenico Scibetta, Commissario dell'Azienda ULSS 15 Alta Padovana - ciò comporta che i bambini non vaccinati siano a rischio concreto di malattie gravi che credevamo sconfitte. Infatti, l'effetto di protezione sociale dei bambini vaccinati verso i bambini non vaccinati sta scomparendo poiché questi sono ormai in numero troppo elevato. Per tale motivo diventa molto importante convincere la popolazione sulla necessità di sottoporre i bambini alle vaccinazioni senza le quali aumenta esponenzialmente il rischio per la salute del singolo e per la collettività. Infatti, senza un'adeguata copertura vaccinale stiamo assistendo alla ricomparsa di malattie infettive che credevamo oramai debellate».

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