
UDINE. La Guardia di Finanza di Udine ha contestato circa 300.000 euro di redditi non dichiarati a una «escort», attiva nella provincia friulana. Attraverso l'uso di un nome d'arte, la donna pubblicizzava i suoi servizi con un sito web personale, una pagina Facebook e su vari siti specializzati del settore; dagli accertamenti svolti è emerso che svolgeva anche l'attività di ballerina di lap-dance in alcuni locali notturni del Nordest.
Risaliti alla vera identità della donna, hanno iniziato a incrociare i dati delle sue dichiarazioni fiscali con le proprietà patrimoniali. Anche se non aveva dichiarato redditi nel 2010, e poco più di 10.000 euro gli anni seguenti, aveva un tenore di vita più agiato, possedendo due appartamenti, diversi garage e terreni, quattro cavalli, un'autovettura di lusso, un motoveicolo e alcune polizze assicurative.
In base all'analisi delle movimentazioni dei conti correnti, sui quali venivano accreditate consistenti somme di denaro in contanti, le Fiamme gialle hanno ricostruito il reale giro d'affari della donna, attestandolo attorno ai 60.000 euro all'anno.
Le entrate conseguite attraverso l'esercizio dell'attività di prostituzione, le sono state contestate quali «redditi diversi» frutto di lavoro autonomo occasionale, per un'evasione totale valutata in circa 300.000 euro. L'Agenzia delle Entrate di Udine ha già emesso gli avvisi di accertamento.
3 Commenti
Antonino Pipitò
07/10/2016 11:25
E' stata regolamentata la prostituzione in Italia a mia insaputa ? Sono diventate libere professioniste di arti e mestieri ? hanno la partita iva e la sede sociale ??? No ? Allora che cippa di ciufolo le contestano !!!
Francostars
07/10/2016 14:38
Leggi cosa ho scritto e di conseguenza, posso dire che una piccola regolamentazione in merito è stata introdotta. Tutto il resto rimane uguale come prima.
Francostars
07/10/2016 12:28
Difatti, la prostituzione in Italia è già tassata; questo ai sensi dell’articolo 36 comma 34bis della Legge 248/2006, come chiarificato dalla Cassazione con le Sentenze n. 10578/2011, 18030/2013, 7206/2016 e 15596/2016. Il Codice relativo è 96.09.09 “Altre attività di servizio per la persona non classificabili altrove”. Cosa aspettano i sex workers ad aprire la partita IVA e pagare le tasse in merito?
Antonino Pipitò
07/10/2016 20:30
Non sapevo grazie.... resta il fatto che senza partita iva non possono fatturare ove si eccettui un regime occasionale di prestazione e non credo sia il caso delle ''prostitute croniche ''....
Giuseppe
07/10/2016 22:00
"Prestazioni occasionali"... Mai termini furono più appropriati!!!
Zompicchiatti Franco
15/10/2016 15:09
Ma lasciarla in pace no ? stellina