Venerdì 15 Novembre 2024

In due giorni salvati 11mila migranti: 3 bimbi nati in viaggio

STRASBURGO. Quella che si combatte a Lampedusa per salvare chi fugge dalla costa sud del Mediterraneo è "una guerra silenziosa" e che ha fatto "11.400 morti da quando, dopo il naufragio del 3 ottobre 2013, Barroso venne a Lampedusa, si inginocchiò e disse 'mai più' e 2.500 sono quelli del solo 2016". Lo ha detto il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, partecipando alla riunione del gruppo degli eurodeputati all'assemblea parlamentare dell'Unione per il Mediterraneo. Dopo un incontro con il presidente, Martin Schulz, Nicolini ha osservato che la sua isola ormai "è l'unica porta aperta" sottolinenando che "la cosa terribile è che comincia l'assuefazione" alle morti. Il sindaco ha poi rilevato che nonostante gli enormi flussi "l'estate scorsa c'è stato il boom del turismo" sull'isola, segno che "si può gestire l'accoglienza garantendo la sicurezza ai turisti e all'Europa". Inoltre ha indicato che chi ancora rifiuta l'identificazione lo fa "a causa dell'inaffidabilità dei governi che respingono verso l'Italia il doppio delle persone che siamo riusciti a ricollocare". L'ULTIMO BILANCIO. Quasi 11.000 migranti tratti in salvo negli ultimi due giorni, tre neonati venuti alla luce durante la navigazione, 28 cadaveri recuperati solo martedì. Già solo questi numeri dimostrano l'imponenza di questo dramma che continua a non arrestarsi. Il salvataggio di tante vite umane si deve grazie a 72 distinte operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale operativa della Guardia Costiera di Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Durante la navigazione verso il porto di Catania, poi, a bordo di Nave Dattilo, con l'assistenza del personale sanitario del Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta, sono venuti alla luce tre neonati, un maschietto e una femminuccia ieri, un altro bimbo oggi, tutti in buone condizioni di salute. Ventotto cadaveri sono invece stati recuperati tra la giornata di ieri e la scorsa notte nel Canale di Sicilia nel corso di 33 operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale operativa di Roma della Guardia Costiera. I migranti si trovavano a bordo di 27 gommoni, 5 piccole imbarcazioni e un barcone, raggiunti tutti al largo delle coste della Libia. I 28 cadaveri si aggiungono ai dieci che erano stati recuperati tre giorni fa, quando erano stati tratti in salvo altri seimila migranti. Intanto ieri la salma di una donna di 25 anni, al quinto mese di gravidanza, deceduta per arresto cardiaco, è sbarcata stamani dalla nave "Dignity" di Medici senza Frontiere, giunta nel porto di Reggio Calabria con altri 417 migranti a bordo. Tra loro 267 uomini, 58 donne e 92 minori, 84 dei quali non accompagnati; sono stati segnalati 250 casi di scabbia, una trentina di feriti, per contusioni e traumi vari, 20 con ustioni. Sempre ieri la nave militare spagnola 'Navarra' è attraccata al porto mercantile di Taranto per lo sbarco di 522 migranti salvati nelle ultime ore nel Mediterraneo; a bordo 328 uomini, 108 donne e 86 minorenni provenienti dal Nord Africa. Altri 983 migranti sono sbarcati al Molo Manfredi dalla nave Siem Pilot ed è attesa per questa mattina nel porto di Pozzallo la nave Corsi della Guardia Costiera con 450 migranti. L'hot spot di Pozzallo è al collasso perchè ospita da diverse settimane centinaia di minori. E' previsto nel tardo pomeriggio, invece, l'arrivo dell'imbarcazione 'Charly papa' della Guardia Costiera con a bordo i 29 cadaveri di migranti recuperati nel Canale di Sicilia in diverse operazioni. Uno sbarco 'anomalo' che impegnerà anche gli uomini della Protezione Civile che dovranno reperire camion frigo per la deposizione delle salme in attesa delle autopsie che dovranno essere eseguite, in considerazione che il comune di Pozzallo non ha la disponibilità nel proprio cimitero per contenere un numero così alto di cadaveri. E' arrivata al porto commerciale di Augusta, invece, la nave Libra della Marina militare italiana con a bordo 1008 migranti. Sono ancora in corso le procedure di identificazione prima che avvenga lo sbarco effettivo. Non sono giunte le 22 salme recuperate che potrebbero essere portate in altro porto siciliano. Il gruppo interforze di contrasto al l'immigrazione clandestina della Procura di Siracusa intanto ha fermato un tunisino ed un egiziano con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Sono i presunti scafisti del gommone che portava 140 migranti, tra cui la donna nigeriana morta per asfissia, trasportati due giorni fa al porto di augusta da nave borsini insieme a altri 600 migranti.

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