ROMA. Macerie a terra e resti di mura in precario equilibrio. E' quanto rimane della palazzina di quattro piani crollata quasi completamente la notte scorsa a Roma, nella zona di Ponte Milvio, cuore della movida romana a nord della Capitale non molto distante dalla sede del Ministero degli Esteri.
L'edificio era stato controllato proprio ieri dai vigili del fuoco che, effettuato il sopralluogo, avevano disposto l'evacuazione non solo dello stabile ma anche dei due palazzi adiacenti. I condomini, però, attaccano. "Hanno dato l'ordine di evacuazione a chi abitava nella parte davanti del palazzo, quella che si è salvata, dicendo che quello dietro era sicuro", raccontano in molti scesi in strada dopo aver sentito strani scricchiolii.
E' notte fonda quando nel palazzo di via della Farnesina, cominciano a sentirsi strani rumori. Le crepe segnalate ai vigili del fuoco non facevano presagire nulla di buono, così in molti decidono di scendere di corsa in strada. Di lì a poco il palazzo viene giù, per fortuna senza vittime né feriti.
Proprio in mattinata i pompieri avevano effettuato un sopralluogo, durante il quale erano state riscontrate lesioni e fessurazioni dello stabile, tali da sgomberare gli appartamenti. Ma, secondo quanto raccontato dagli inquilini, solo alcuni hanno avuto l'ordine di sgombero. "A mezzogiorno - racconta un abitante del palazzo accanto - c'è stato un primo sopralluogo e i vigili hanno trovato una grossa crepa al piano terra e hanno dato l'ordine di evacuazione a chi abitava nella parte davanti del palazzo, dicendo che quello dietro era sicuro".
Nel pomeriggio, però - dicono sempre gli abitanti dei palazzi vicini - alcuni inquilini hanno fatto un sopralluogo nella parte posteriore notando ulteriori crepe". "Abbiamo chiamato più volte i pompieri ma non sono venuti - dice una donna che abita nella parte del palazzo evacuata, mostrando l'ordine di sgombero - sono degli irresponsabili, hanno rischiato di far morire delle persone. Dicevano che quella parte era sicura".
"Ho sentito degli scricchiolii fortissimi e poi tanta, tantissima acqua che scorreva - racconta un'altra inquilina - non riuscivo ad uscire, il portone era già bloccato. Siamo riusciti ad andare via dal giardino e poco dopo il palazzo è venuto giù. Ora non esiste più e mi hanno detto che potevo dormire lì".
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