CITTA' DEL VATICANO. Madre Teresa di Calcutta sarà proclamata santa da papa Bergoglio oggi, a diciannove anni dalla morte e a diciassette dall'inizio del processo canonico: papa Wojtyla ha derogato per lei alla legge della Chiesa, che chiede di attendere cinque anni dalla morte del candidato per iniziare la causa.
Tutto è pronto a Roma, dove è scattato "l'articolato" piano di sicurezza, con servizi straordinari, predisposto dalla Questura per l'evento. Si presenta colma di fedeli, pellegrini e anche tanti turisti piazza San Pietro. Lunghe code si sono formate intanto ai controlli dei metal detector da cui si accede alla piazza. Imponente lo schieramento di forze dell'ordine che sta garantendo un afflusso sin qui ordinato e scorrevole alla piazza mentre tutta l'area di San Pietro fino alla fine di via della Conciliazione è transennata.
Per la cerimonia sono attese circa 100 mila persone, il numero dei biglietti gratuiti distribuiti al Vaticano per l'evento. Intanto anche le auto delle delegazioni diplomatiche stanno facendo il loro ingresso in Vaticano dal Perugino. A rappresentare il Governo italiano ci sarà il ministro Marianna Madia.
Super presidiata l'area attorno a San Pietro e al Vaticano, come sempre considerata un obiettivo sensibile. Un fuori programma, stamani, ha creato però caos nella zona. Intanto alla vigilia della cerimonia, proprio a due passi dalla basilica, si è aperta una grande voragine in via San Pio X che ha fatto parzialmente sprofondare un'edicola e creato molti disagi al traffico in zona.
A causarla la rottura di una conduttura dell'acqua avvenuta nella notte. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito. I vigili del fuoco, intervenuti sul posto, hanno rimosso l'edicola e l'hanno messa in sicurezza dall'altra parte della strada per consentire la riparazione del guasto. La stradina, tra via della Conciliazione e il lungotevere, è stata transennata e chiusa alla circolazione.
Chiuso, temporaneamente, anche un vicino ponte sul Tevere, con inevitabile traffico in tilt. Momenti di caos anche alla stazione metro Ottaviano della linea A, la più vicina al Vaticano. Ieri pomeriggio poco prima delle 17:30 è stata evacuata e chiusa per un uno zainetto sospetto, come da protocollo antiterrorismo. Dopo i controlli degli artificieri è risultato contenere solo vestiti. Il falso allarme ha provocato la chiusura della stazione per oltre un'ora e mezza.
Sul fronte misure di sicurezza per la canonizzazione di Madre Teresa, da ieri sera la zona di San Pietro viene suddivisa in tre aree (Sant'Uffizio, Traspontina e Porta Angelica) con controlli su persone e bagagli, "secondo una logica di cerchi concentrici" per consentire una "condizione di massima sicurezza" nella parte in cui stazioneranno i fedeli e dove si troverà il Santo Padre. La divisione, operativa dalle 19, prevede approfondite bonifiche. A sorvegliare l'intera area dell'evento squadre specializzate di pronto intervento della Polizia (Uopi) e dell'Arma dei Carabinieri (Api), mentre i Reparti Speciali assicureranno il servizio antiterrorismo.
Tremila gli agenti delle forze dell'ordine impiegati nella giornata di domani. In campo ci saranno, infatti, circa mille uomini nell'ambito delle 24 ore che andranno a rafforzare i 2mila previsti nell'anno giubilare sull'intero territorio della Capitale. Dalle 8 scatta anche il divieto di sorvolo su una vasta area sopra San Pietro. Mentre dalle 6 è operativo il Centro per la gestione della sicurezza dell'evento, presieduto dal questore, al quale parteciperanno rappresentanti di tutte le forze di polizia, dell'Aeronautica Militare, dell'Esercito impegnato nell'operazione "Strade Sicure", della polizia municipale, del 118 e dei servizi di intelligence.
IL PROCESSO CANONICO. E' cominciato a livello diocesano il 26 luglio 1999, consentendo allo stesso Giovanni Paolo II, il 19 ottobre del 2003, di proclamare beata la piccola e tenace suora, nata albanese e consacratasi ai più poveri dei poveri di Calcutta. Il miracolo che la Chiesa ritiene avvenuto per intercessione di madre Teresa è la guarigione, che la scienza non riesce a spiegare, verificatasi il 10 settembre 2008, di un ingegnere brasiliano, Marcilio Haddad Andrino, da una grave patologia cerebrale. Con la moglie Fernanda Nascimento Rocha, l'ingegnere ha partecipato ieri in sala stampa vaticana alla presentazione della canonizzazione, raccontando la propria storia.
In coma, Andrino viene portato in sala operatoria per un intervento disperato. La moglie era nella cappella dell'ospedale con un sacerdote e alcuni familiari e dalla sera prima aveva chiesto di pregare perché madre Teresa "curasse" lei stessa il marito. Il chirurgo, uscito mezz'ora prima dalla sala operatoria per un breve rinvio dell'intervento, vi rientra e trova il paziente seduto sul lettino, sveglio e cosciente, che gli domanda: "Cosa ci sto a fare qui?".
La guarigione, verrà certificato poi, fu istantanea e gli "ascessi multipli cerebrali con idrocefalo ostruttivo" semplicemente, e inspiegabilmente, scomparsi. E' uno dei rari casi di miracolo di "primo grado", quello che contempla la risurrezione dalla morte o la cosiddetta "restitutio ad integrum", cioè una guarigione totale che comporti la sanazione degli organi distrutti dalla malattia - mentre la maggior parte dei miracoli accertati dal dicastero vaticano sono di "terzo grado", cioè guarigioni istantanee da malattie per le quali la medicina avrebbe potuto ottenere risultati solo dopo molto tempo.
I coniugi Andrino erano accompagnati dai due figli, nati dopo la guarigione dell'ingegnere: "Madre Teresa - hanno sottolineato sorridendo - non ci ha regalato solo una vita, ma tre". La notizia della guarigione è giunta alla postulazione soltanto nel 2013, il che ha fatto sì che la nuova santa faccia parte del drappello di quelli proclamati nell'anno della misericordia indetto da papa Francesco.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia