CITTA' DEL VATICANO. Il Papa durante l'Angelus ha fatto sapere che si recherà presto nelle zone colpite dal terremoto. "Cari fratelli e sorelle, appena possibile anch'io spero di venire a trovarvi, per portarvi di persona il conforto della fede e il sostegno della speranza cristiana". «Ancora una volta dico a quelle care popolazioni che la Chiesa condivide la loro sofferenza e le loro preoccupazioni, prega per i defunti e per i superstiti. La sollecitudine con cui Autorità, forze dell'ordine, protezione civile e volontari stanno operando, dimostra quanto sia importante la solidarietà per superare prove così dolorose», ha aggiunto. Notte sostanzialmente tranquilla, la prima senza scosse importanti, per i circa 2.500 sfollati del terremoto in Italia centrale, all'indomani della giornata del lutto e dei funerali solenni delle vittime marchigiane ad Ascoli Piceno. Il nuovo bilancio delle vittime del terremoto del centro Italia è di 290, e non di 291 come indicato ieri. La Protezione civile precisa che "la Prefettura di Rieti ha infatti rettificato il numero precedentemente fornito e ha fissato il bilancio ufficiale delle vittime nel Reatino a 240, di cui 229 ad Amatrice e 11 ad Accumoli. Resta invece di 50 vittime il bilancio nelle Marche". Ad Amatrice, nel Reatino, città simbolo del sisma, restano ancora 14 persone da identificare, per cinque delle quali sarà necessario l'esame del Dna. Nella cittadina si scava ancora, ormai più per recuperare eventuali corpi sotto le macerie che nella speranza di trovare qualcuno ancora vivo.