
ROMA. "Servono più controlli, uomini e mezzi", per contrastare l'eventualità che militanti di Daesh scappino dalla Libia sui barconi utilizzati dai migranti, ipotesi finora improbabile, ma che allo stato della situazione di Sirte non si può più escludere al cento per cento. E' quanto afferma il senatore Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, spiegando che si tratta di un "allarme che bisogna recepire e per questo sono necessarie attenzioni ulteriori per controllare la situazione".
"Mentre prima era altamente improbabile, ma non impossibile, che terrorista addestrato, strutturato e finanziato dal Daesh prendesse un mezzo insicuro come un barcone per arrivare in Europa, oggi - ha aggiunto Stucchi - la situazione è cambiata di fronte a quello che è avvenuto dopo la caduta di Sirte. Molti miliziani, perciò non terroristi addestrati, stanno scappando e andando verso il Sud dell'Africa, in particolare il Ciad e il Niger, anche per ricompattarsi dopo la sconfitta".
"Ma qualcuno, in via ipotetica, potrebbe anche pensare, ricordo che sono combattenti non terroristi, di prendere la via del Mediterraneo per fuggire. Rispetto a prima - ha spiegato Stucchi - questa eventualità allarga il cerchio: oggi c'è una maggiore possibilità, ma ripeto né probabilità né certezza, che degli appartenenti a Daesh pensino di scappare sui gommoni. Ragionevolmente c'è un allarme nuovo che bisogna recepire, c'è la necessita di una ulteriore attenzione per controllare la situazione".
Concretamente, secondo il presidente del Copasir, l'unica possibilità è quella di "aumentare i controlli" in sede di arrivo dei migranti sulle nostre coste, di fare con attenzione le identificazioni: "ma per questo si devono potenziare i mezzi e soprattutto il personale: noi non possiamo chiedere ad un team che lavora benissimo e che sa fare ottimamente il suo lavoro di identificazione su un certo numero di persone, di fare la stessa cosa e con la stessa bravura su una quantità maggiore, addirittura doppia, di soggetti. Non riuscirebbero a fare quegli ulteriori controlli aggiuntivi che invece proprio ora si rendono necessari".
Per quanto riguarda, invece, l'innalzamento dei controlli nei porti italiani, la situazione della Libia, ha sottolineato Stucchi, "non c'entra nulla": "Si tratta di un adeguamento a quelle situazioni di sicurezza già esistenti in altre realtà simili, come gli aeroporti. Un attentato su nave avrebbe conseguenze drammatiche come e più di uno su un aereo e quindi è giusto che si sia innalzato il livello di controllo".
3 Commenti
Antonino Pipito'
13/08/2016 18:57
Hanno riscoperto la carta vetrata!
Thule
13/08/2016 19:20
La politica ci sta condannando ad una lenta agonia del quale gli italiani non hanno colpa. Avanti con altri barconi finché gli italiani non saranno che una minoranza, cosicché potrà esserci giustizia per chi ha avuto la sventura di nascere in un Paese che ignora la sofferenza dei propri connazionali...
Giuseppe cam
13/08/2016 21:03
Mi sa che non abbiamo ancora visto niente, ormai partono con la consapevolezza che a metà strada li vanno a prendere,arrivano pure con gli occhiali da sole ,e diventata una crociera x queste persone , siamo messi male ragazzi ,pianpiano ci spingeranno fuori , solo questione di tempo,mi auguro solo che in mezzo a noi ci saranno pure tanti figli di politici che stanno permettendo tutto questo , buonasera
Antonino Pipitò
13/08/2016 21:23
il solito scimunito che mette il pollice verso non manca mai ... ;)
Jo di Tonno
14/08/2016 10:26
Questo è il ringraziamento al popolo italiano che accoglie i migranti, dobbiamo vivere nel terrore così tutti gli altri problemi che ci affliggono passeranno in secondo piano: disoccupazione, vessazioni fiscali, politici corrotti, giustizia negata. Sveglia popolo, non siamo carne da macello!