MILANO. Persino i carabinieri della stazione di Greco Milanese, che da settimane stavano monitorando le immagini di quello che avveniva in un asilo privato di Milano grazie a telecamere nascoste, venerdì scorso, sono saltati sulla sedia. In un crescendo di aggressività, infatti, hanno visto un'operatrice prima strattonare un bimbo di due anni, poi tirargli le orecchie con violenza e infine chinarsi su di lui mordendolo a una guancia.
Una lesione seria, che ha fatto scoperchiare il pentolone di maltrattamenti che dallo scorso maggio imperversavano in questa struttura, apparentemente con tutte le carte in regola, ai danni di 14 bambini. Piccoli dai 10 mesi ai due anni, che sarebbero stati vittime di insulti, urla, percosse, minacce, imboccamenti forzati e immobilizzazioni nei lettini, rinchiusi in uno stanzino buio dove sarebbero stati trattenuti a lungo nonostante urla e pianti disperati.
Nella struttura ci sarebbe stato anche un clima di assoluta omertà e gli arrestati avrebbero più volte mentito ai genitori per giustificare la presenza di lividi sui piccoli. Due persone, Enrico Luigi Piroddi, di 35 anni, responsabile della struttura e cuoco, e la coordinatrice, Milena Ceres, di 34, sono stati arrestati. La donna dopo la convalida è stata posta ai domiciliari, l'uomo rimesso in libertà con una misura interdittiva all'esercizio dell'attività.
Altri due educatori, che a quanto si è saputo non avrebbero partecipato a comportamenti violenti, sono stati indagati. Le accuse, a vario titolo, vanno dai maltrattamenti (aggravati dall'affidamento e dall'età delle piccole vittime) alle lesioni. A far scattare gli accertamenti sono state le denunce di altre due educatrici, che erano rimaste colpite da questi metodi e si erano dimesse.
L'asilo di Milano finito al centro di questa vicenda si trova nella zona nord del capoluogo lombardo, e fa parte di una catena 'Baby world' a cui aderiscono in franchising una decina di istituti in città e una ventina in provincia, ma anche molti altri in Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Toscana.
Nel sito web si legge che si tratta di "un ambiente sicuro e accogliente dove i nostri piccoli ospiti possono crescere e imparare con gioia e serenità (...) L'asilo adotta un progetto educativo, consolidato (...) uno staff educativo altamente qualificato ed esclusivamente dedicato alla cura dei bambini e alla didattica (...)". Oltre due mesi di indagini avrebbero però portato alla luce una situazione ben diversa, anche se, raggiunto dall'ANSA, il titolare ha ridimensionato i fatti dicendo che "la verità verrà a galla".
Fatto sta che venerdì mattina quando i carabinieri hanno bussato alla porta, i due sono stati allontanati. "A quel punto - racconta il Comandante della stazione - dovevamo gestire i bambini nel modo meno traumatico possibile. Ci siamo fermati noi, e abbiamo fatto finire il pranzo, tenendo compagnia ai piccoli fino a quando tutti i genitori sono arrivati".
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