Lunedì 23 Dicembre 2024

Roghi in Sicilia, in un giorno andati distrutti più di mille ettari

L'incendio nel bosco nell'Ennese

PALERMO. Estate senza pace per le campagne e le riserve siciliane. Dopo la complicatissima giornata del 16 giugno, in cui scoppiarono quasi contemporaneamente 800 roghi in tutta l'Isola, la situazione continua ad essere difficile e fronteggiata giorno per giorno anche con l'uso dei mezzi aerei. Soltanto ieri sono stati distrutti dalle fiamme, spesso dolose, più di mille ettari di vegetazione. Questa volta la zona più colpita è quella centro orientale: in provincia di Enna, in particolare, un incendio poi domato ha raso al suolo oltre mille ettari di bosco nelle campagne di contrada Furma, a Piazza Armerina. Dall'alba sono in azione due canadair mentre gli uomini del corpo forestale, vigili del fuoco, Protezione civile, carabinieri lavorano senza sosta da ieri pomeriggio. In nottata era stata riaperta la Statale 117 che ieri era stata chiusa, poi nel pomeriggio di oggi è stato necessario evitare di nuovo il transito. Il fuoco è divampato da vari punti del bosco favorito dal forte vento di ieri, le fiamme erano visibili anche da Enna mentre il fumo ha raggiunto Pergusa ed Enna Bassa rendendo irrespirabile l'aria. Nonostante l'intervento delle squadre antincendio ha divorato un patrimonio di flora e fauna immenso. Fuoco anche nelle vicinanze della foce del fiume Irminio, all'interno della riserva, lungo la strada provinciale che collega Marina di Ragusa con Donnalucata, nel Ragusano. L'incendio nella Riserva del fiume Irminio è il secondo che accade nel giro di pochi giorni, un altro era scoppiato domenica scorsa. Gli inquirenti ritengono possa trattarsi di un incendio di natura dolosa. E potrebbe esserci la mano dell'uomo anche dietro il rogo che sta danneggiando la riserva di Capodarso a cavallo tra le province di Caltanissetta ed Enna. Le fiamme metro dopo metro, alimentate dal vento e dalle alte temperature di queste ore, stanno distruggendo la vegetazione e minacciando anche alcune abitazioni della zona. Sul posto sono al lavoro uomini e mezzi dei vigili del fuoco e del corpo forestale mentre è stato sollecitato l'intervento di mezzi aerei. Sugli incendi interviene anche il M5S che parla di "uno scempio in piena regola frutto del totale abbandono di un intero territorio". "Ritardo su ritardo - il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Giampiero Trizzino, ex presidente della commissione Ambiente all’Ars - anche quest’anno la Regione non ha fatto partire in tempo la campagna antincendi. Da cittadini, non possiamo non nascondere lo sdegno e il dolore per quanto successo; e da parlamentari però dobbiamo incalzare il legislatore affinchè si metta mano a procedure rapide e nuove risorse per consentire alle forze dell'ordine di svolgere al meglio indagini e interventi di intelligence e repressione".

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