Domenica 22 Dicembre 2024

Perdita del lavoro e voglia di riscatto: famiglia tra i banchi per la maturità

TORINO. Una famiglia alle prese con gli esami di maturità. Accade a Piossasco, in provincia di Torino. Protagonisti papà Carmine, mamma Cinzia e Marika Di Canito, che ieri mattina hanno sostenuto, sebbene in due scuole diverse, la prima prova scritta di italiano per prendere il diploma. La storia è stata raccontata dal quotidiano La Stampa, in un articolo di Massimo Gramellini. Papà Carmine ha 52 anni, viene dalla provincia di Foggia e fa l’operaio al centro ricerche della Fiat.  Cinzia, la moglie, 46 anni, è di origini siciliane. È cresciuta a Messina e ha fatto l’operaia alla Merloni, prima di essere messa in cassa integrazione. È in quell'occasione, tre anni fa, che a papà Carmine viene in mente di scuotere la moglie e non lasciare che si abbatta per via del licenziamento. Come? Dicendole di impiegare il suo tempo libero a studiare e non solo, di aiutarlo perché anche lui voleva continuare gli studi che in gioventù ha dovuto interrompere per lavorare e aiutare economicamente la sua famiglia di origine. "E così noi - raccontano -, la famiglia Di Canito, ci siamo iscritti alla Polis per ottenere il diploma in economia aziendale. A lezione tutte le sere dalle cinque alle nove, che quando andava bene si cenava alle dieci con il mal di testa, ma senza smettere mai di parlare di quello che avevamo imparato". Marika, invece,  frequenta un istituto a indirizzo socio sanitario. Con il padre nei weekend canta ai matrimoni per arrotondare. In questi giorni, la famiglia Di Canito ha un solo obiettivo: prendere la maturità. Da buona tradizione, la sera prima degli esami hanno cantato insieme la canzone di Antonello Venditti e poi tutti a letto. Ieri mattina, la prima prova di italiano. Com'è andata?  Carmine ha scelto il tema scientifico su Marte, Cinzia il rapporto padre-figli nel Novecento, mentre Marika scriveva del suffragio universale alle donne, citando le vittorie di Raggi e Appendino. "Ma mentre tutti noi Di Canito sudavamo chini su un foglio, ciascuno per conto suo, non potevamo fare a meno di pensare che il tema più bello lo stavamo scrivendo insieme. E quel tema eravamo noi", dicono Carmine e Cinzia.  

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