Venerdì 22 Novembre 2024

Maturità, "valore del paesaggio" traccia più gettonata. Per gli studenti palermitani: temi insidiosi

PALERMO. La traccia più gettonata della Maturità 2016 è quella sul «Valore del paesaggio» (ambito Storico-Politico), scelta dal 23,2% dei maturandi. Segue il tema di ordine generale sui significati del confine, svolto dal 22,4% dei candidati. È quanto emerge dalle rilevazioni del ministero dell'Istruzione. Il 16,9% degli studenti ha optato per la traccia di ambito Tecnico-Scientifico, «L'uomo e l'avventura dello spazio». Il 15,8% dei maturandi ha, invece, scelto il tema sul rapporto fra padre e figlio nelle arti e nella letteratura del Novecento mentre l'8,5% ha preferito la traccia di ambito Socio-Economico, che invitava a riflettere sul Pil come misura della crescita e dello sviluppo. Il 7% ha svolto la traccia storica, quella sul primo voto delle donne in Italia nel 1946. E soltanto il 6,2%, infine, ha fatto l'Analisi del testo di Umberto Eco. Fra i liceali la traccia più scelta - l'ha svolta il 22,5% dei candidati - è stata quella sul rapporto padre-figlio. Negli istituti tecnici ha 'vinto' il tema sul paesaggio, in linea con il trend nazionale: l'ha scelto il 25,5% dei maturandi. Nei professionali il 28,8% dei candidati ha svolto il tema sul significato del confine. Banali e a tratti insidiose perchè troppo ampie: per molti studenti palermitani oggi alla prese con la prima prova di italiano della maturità, le tracce estratte hanno riscosso meno successo di quelle dell'anno scorso. «Umberto Eco? È talmente scontato che non ce lo aspettavamo», dice Eleonora Bozzotta, maturanda della sezione D del liceo classico Umberto I. «Io ho scelto il tema sul rapporto padre-figlio nelle arti e in letteratura - dice Eleonora - e a quanto so è stato preferito da molti miei compagni». In controtendenza la scelta di Giulia Schifani, della sezione G che, pur frequentando il classico, ha scelto il saggio in ambito economico sul «Pil misura di tutto». «È un tema di cui abbiamo discusso a lungo con il nostro professore di storia e filosofia - spiega - ma in generale queste tracce non mi sono piaciute, le ho trovate banali, quella sui confini poi, mi è sembrata insidiosa e troppo ampia, il rischio era di andare fuori tema». Al liceo scientifico Einstein il saggio breve sul rapporto padre - figlio è stato preferito da molti. «Mi ha subito ispirato - dice lo studente Marco Machì, della sezione F - mi ha permesso di fare una citazione sul cantante Caparezza, che mi piace molto. Se non avessi scelto questo tema avrei fatto quello sul voto alle donne, li ho trovati entrambi interessanti». «Io ho scelto il saggio tecnico sull'avventura dell'uomo nello spazio - dice Alessandro Nicoletti, della V E - ma Eco francamente non se lo aspettava nessuno, su due sezioni, cioè 46 studenti, solo uno di noi lo ha scelto». Al liceo classico Vittorio Emanuele II, c'è chi, come Michele Bendi, non si è fatto spaventare dal tema di attualità con la riflessione sui confini e le frontiere: «Al contrario a me è piaciuto potere spaziare, ho fatto anche riferimento alla guerra sulla Striscia di Gaza». Nello stesso istituto, Chiara Tumminia ha scelto invece il tema sul primo voto concesso in Italia alle donne, in occasione del referendum tra monarchia e repubblica: «ho una passione per la storia - racconta - e poi, come ragazza, mi sono sentita direttamente chiamata in causa». Federica Mercadante è una delle poche ad aver scelto l'analisi del testo di Umberto Eco. «Mi ha convinta l'idea che la letteratura potesse creare identità - dice - ma mi spaventa sapere che l'abbiamo scelto in pochi. Davvero Umberto Eco ha chiesto nel suo testamento di non essere celebrato per almeno 10 anni? Non lo sapevo...». Ma a fare più paura è la prova di domani, su una cosa però sono tutti d'accordo: maturità o no, una pausa obbligata dal ripasso generale va fatta per guardare la partita dell'Italia, stasera.

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