ROMA. Alimenti contaminati o ammuffiti, ma anche sporcizia, frodi nelle forniture e, in alcuni casi, anche il mancato rispetto del divieto di fumo. Una mensa scolastica su quattro, tra quelle controllate dai Nas, presenta delle irregolarità e ben 37, praticamente tutte nel Centro Sud Italia, sono state chiuse e poste sotto sequestro. In particolare nell'anno scolastico 2015-16 sono state 2.678 le ispezioni effettuate e in 670 casi, ovvero il 25%, c'era qualcosa che non andava. E' il quadro che emerge dal Rapporto sui controlli delle mense scolastiche presentato al ministero della Salute. "Non sono dati allarmanti", ha sottolineato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che però rassicura i genitori,"come nel caso degli strutture per anziani, continueremo con la task force, non annunciando i controlli ma effettuandoli a sorpresa, perché uno dei temi che ci sta più a cuore è la salute dei nostri bambini. Salute che passa anche per una corretta alimentazione". "Avevamo ricevuto dai genitori segnalazione sulla bontà e la freschezza dei prodotti somministrati a scuola - spiega Lorenzin - abbiamo perciò pensato di intensificare i controlli. I Nas hanno effettuato ispezioni a tappeto da novembre". Sono state riscontrate, ha aggiunto, "anomalie di ogni tipo, la più frequente è che quello che era previsto in base alla gara d'appalto, in realtà non veniva somministrato, come olio d'oliva che dovrebbe essere extravergine e non lo è, o prodotti che dovevano essere a filiera corta e invece venivano da un discount. Fattori che incidono sulla dieta di un bambino e sulla sua crescita sana". Dal rapporto emerge inoltre che sono stati oltre 4.200 i chili di alimenti sequestrati perché in cattivo stato di conservazione o alterati, o mancanti di tracciabilità ed etichettatura. In tutto 101 persone sono segnalate all'autorità giudiziaria e 487 a quella amministrative, 164 le sanzioni penali e 764 amministrative per complessivi 491.496 euro. In particolare, al Nord sono stati effettuati 721 controlli, di cui 157 (21%) non conformi e una struttura è stata chiusa. Al Centro 1.041 controlli di cui 285 (27%) con irregolarità e 19 le strutture chiuse. Al Sud 916 controlli, di cui 228 non conformi e 17 strutture chiuse. "Senza voler fare un confronto tra le regioni - commenta il Generale Claudio Vincelli, comandante dei carabinieri del Nas - possiamo dire che su talune aree sarà posta attenzione maggiore e saranno poste ulteriori forze per sviluppare controlli più qualificati, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo". Di fatto, il numero delle anomalie non è in calo nonostante la stretta degli ultimi anni. Nei primi sei mesi del 2016, infatti, ci sono state 1525 ispezioni che hanno portato a individuare 405 irregolarità, mentre nell'intero anno 2014 erano state 758 le ispezioni e 179 le anomalie emerse. I controlli dei Nas sono più che triplicati in un triennio, ha sottolineato Vincelli, "ma, lungi dal subire un effetto dissuasivo, aumentano di pari passo anche le irregolarità riscontrate".