PALERMO. "Da sole e alla ricerca di continui punti di riferimento, le minori straniere non accompagnate sono facili bersagli da adescare". Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, spiega come le migranti, soprattutto se adolescenti, siano a forte rischio non solo durante i cosiddetti viaggi della speranza, ma anche dopo il loro arrivo in Europa, in Sicilia. "Giungono nei nostri Paesi senza genitori nè punti di riferimento. Una condizione di estrema vulnerabilità che le espone a rischi maggiori di violenze, abusi e raggiri", dice Noury, commentando quanto accaduto in una scuola di Ragusa a una sedicenne migrante, sbarcata pochi mesi fa in Sicilia, che avrebbe subito violenze sessuali da un bidello 53enne dell'istituto. "Le ragazze che giungono sole esprimono il continuo bisogno di appoggiarsi a qualcuno e finiscono per essere facili prede di adescamenti. In questo specifico caso di cronaca, sembra delinearsi un chiaro esempio di adescamento: dalle gomme da masticare alla promessa di matrimonio. Sono giovani e senza nessuno, basta poco per conquistarsi la loro fiducia". Le ragazzine migranti sono ad alto rischio non solo durante il viaggio (quando spesso finiscono vittime di abusi), ma anche dopo il loro arrivo in Italia. "Amnesty ha più volte denunciato i pericoli a cui le minori stranieri non accompagnate sono esposte - afferma -: violenze, abusi e schiavitù".