Giovedì 19 Dicembre 2024

La mamma muore durante la traversata: una bambina di 9 mesi sbarca sola a Lampedusa

LAMPEDUSA. In una giornata funestata dal naufragio davanti alle coste libiche, un altro cadavere si aggiunge alla lista dei morti, quello di una donna che ha perso la vita durante la traversata nel Canale di Sicilia; ma prima di morire ha consegnato la sua bimba di soli 9 mesi a una compagna di viaggio, che l'ha portata sana e salva a Lampedusa. Stamattina una motovedetta della Capitaneria di porto ha sbarcato una ventina di persone, in prevalenza donne, che avevano necessità di cure: presentavano ustioni da benzina sul corpo. Con loro viaggiava la piccola, in braccio a una ragazza. I migranti sono stati tutti trasportati all'ambulatorio dell'isola, e con loro la bimba, che ha ricevuto le cure di Pietro Bartolo, il medico che presidia l'unico avamposto sanitario di Lampedusa e il cui lavoro più che ventennale è uscito dall'ombra, insieme alla sua umanità, con il film di Gianfranco Rosi «Fuocoammare». Ecco cosa racconta Bartolo: «L'ho visitata, sta bene. Le abbiamo dato del latte, cambiato i vestiti. Era leggermente disidratata, ma niente di serio. È rimasta in ambulatorio per alcune ore, poi l'ho accompagnata io stesso nel centro d'accoglienza, consegnandola alla polizia. È in buone mani». E aggiunge sconsolato: «I migranti sentiti hanno riferito tutti la stessa versione e questo ci fa pensare che le cose siano andate proprio così, che la mamma della bimba sia proprio  morta». A distanza di ore, infatti, è crollata la speranza che la donna potesse trovarsi tra i 120 migranti giunti successivamente al molo con un altro mezzo della Guardia costiera. Lampedusa, che non ha mai fatto il callo alla tragedia dei migranti, cerca di dare un nome alla piccola, probabilmente  giunta dal Mali. Oggi altri bambini, ben 250, ma con i loro genitori, sono arrivati al porto di Palermo sulla nave Dattilo della Guardia costiera che aveva a bordo 1.045 persone soccorse nel Mediterraneo.

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