Lunedì 25 Novembre 2024

Incidenti tra prime cause di morte per i giovani siciliani

PALERMO. Nonostante i dati allarmanti degli ultimi giorni, soprattutto quello di domenica con ben 4 vittime tra le strade dell'Isola, il numero degli incidenti stradali a Palermo, e più generalmente in Sicilia, soprattutto quella occidentale, secondo gli ultimi dati sarebbe in calo. Ma attenzione: nell'Isola, secondo un report presentato dall'assessorato alla Sanità lo scorso novembre, sono proprio i sinistri stradali una delle prime cause di morte per i giovani, almeno secondo delle statistiche tra il 2010 e 2013. Un trend che, come detto, negli ultimi anni sembrerebbe in calo, con delle situazioni  definite "anomale" come la giornata di domenica 15 maggio, anche se la situazione generale rimane quantomeno difficile. A Palermo soprattutto, in questo inizio del 2016, la situazione sembra essere migliorata. Secondo i dati della polizia stradale, dagli 8 morti dei primi 5 mesi del 2015 si è passati a 4, e tutti avvenuti in questi primi 15 giorni di maggio. Nessuna vittima sulle strade dal 1 gennaio fino al 25 aprile, quando a perdere la vita, investito da un pirata della strada (poi costituitosi), è stato Alessandro Bellante, morto in via dei Fiori. A maggio i morti sono già 3, e solo nel capoluogo.  L’11 maggio era morto dopo quasi due settimane di agonia Cesare Seminara, 48 anni, che il 1° maggio si era schiantato contro un albero in viale Michelangelo.  Lo stesso giorno è deceduto anche Giovambattista Prestigiacomo, di 76 anni: l’anziano era stato investito da una Toyota Yaris in via Brunelleschi, e  lo scorso 3 maggio a perdere la vita Francesco Mulè, 79 anni, investito il giorno prima da un autocarro mentre attraversava la strada in via Messina Marine all’angolo con via Galletti. A Palermo, nel 2014, a perdere la vita erano state 21 persone, mentre nel 2015 si è scesi a 16. "Un dato che dimostra ancora una volta come le misure preventive e i controlli stiano funzionando - dice Vincenzo Messina, comandante della polizia municipale di Palermo -. Nella circonvallazione soprattutto, prima triste teatro di molti sinistri fatali, abbiamo avuto solo una vittima nel 2015 e nessuna fino a quest'anno. Nonostante tutto, sono anche scese le multe. Questo vuol dire che la prevenzione sta funzionando e che il cittadino abbia capito che la sicurezza e la disciplina sulle strade viene prima di tutto". L'incidente che ha visto coinvolto ieri Salvatore Spinosa, 20 anni, su una strada parallela della Palermo-Mazara, non rientra nella statistica urbana della polizia municipale. Per i decessi al di fuori del capoluogo, nelle strade statali e sulle autostrade, il dato, risalente a gennaio del 2016, la polizia stradale del dipartimento della Sicilia Occidentale parlava di una diminuzione in generale degli incidenti: nel 2015, rispetto al 2014 vi è stata una diminuzione dei primi pari al 4,7% con 722 incidenti rilevati a fronte dei passati 757, così come ci sono state 3 vittime in meno, con un totale di 22 deceduti, parlando delle autostrade e principali statali del nord della Sicilia. Un trend che sembrerebbe essere confermato in questo inizio del 2016, come conferma la dirigente Sezione polizia stradale di Palermo, Rosa De Gregorio: "Parliamo di un lieve calo - dice -. L'attività di prevenzione almeno nelle autostrade di nostra competenza, la A19, la A29 e la A20, sembrerebbe funzionare. Possiamo dirci soddisfatti, ma certo usare questa parola quando comunque si ha a che fare con delle vittime non è quella corretta. Il nostro obiettivo, come quello di tutti, è che non ci sia nessun morto". Lo scorso novembre l'assessorato regionale alla Sanità  regionale ha presentato il «Programma regionale di prevenzione degli  incidenti stradali», che prevede diverse campagne di sensibilizzazione e informazione sulla sicurezza stradale, rivolte ai cittadini, suddivisi per target differenti in base alla fascia d'età. In Sicilia nel triennio 2010-2013 i decessi per incidenti stradali da veicolo a motore rappresentano una delle prime cause di morte in termini di anni di vita persi soprattutto nella fascia di età giovanile 15-24 anni. Il tasso di mortalità è pari a 46,9 per milione di abitanti.  

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