FOGGIA. Nell'ambito di una indagine finalizzata a contrastare il fenomeno dell'assenteismo i carabinieri del Comando provinciale di Foggia stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 20 dipendenti, tra cui un dirigente, del Comune di Foggia.
Dei 20 arrestati, 13 sono sottoposti agli arresti domiciliari e 7 alla misura interdittiva consistente nella sospensione dall'esercizio dei pubblici uffici, per il reato di truffa ai danni dello Stato. I carabinieri hanno filmato dipendenti che, a turno, marcavano i badge di colleghi assenti.
Le misure sono state emesse dal gip del Tribunale di Foggia su richiesta della Procura della Repubblica che ha condiviso una specifica attività d'indagine svolta dai carabinieri nei primi mesi del 2015, finalizzata a contrastare il fenomeno dell'assenteismo presso gli uffici comunali di Foggia. In pratica ogni indagato garantiva, a turno, la presenza degli assenti marcando al loro posto i badge marcatempo, fino anche ad una decina contemporaneamente.
Qualche indagato aveva sospettato la presenza di telecamere negli uffici comunali, tanto che «alcuni dipendenti alzavano la testa, prima di timbrare, per vedere se ci fossero le telecamere e uno di loro addirittura si serviva della scopa per verificare se vi fossero delle telecamere nella controsoffittatura». Lo ha detto il colonnello Antonio Basilicata, comandante provinciale dei carabinieri di Foggia, riferendo alcuni particolari dell'operazione anti-assenteismo che ha portato a 13 arresti e sette misure interdittive nei confronti di dipendenti degli uffici distaccati della Protezione civile - settore integrato Attività economiche al Comune di Foggia. «Nonostante il timore e la quasi certezza di essere osservati - ha aggiunto Catanzaro - continuavano ad utilizzare questo sistema di timbrature illegale» dei cartellini.
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