
PALERMO. All'alba di ieri la nave di soccorso dell'associazione internazionale SOS Mediterranee è intervenuta in aiuto di un gommone carico di migranti in difficoltà di navigazione nel Canale di Sicilia. I migranti, sotto il coordinamento della Centrale operativa delle Capitanerie di Porto, sono stati presi a bordo. Quattro avevano ferite da arma da fuoco. Tra loro anche un ragazzo di quindici e uno di diciassette anni.
Non è chiaro se ad esplodere i colpi siano stati i trafficanti di esseri umani, miliziani o terroristi. SOS Mediterranee esprime «preoccupazione per le sorti delle persone che si trovano attualmente schiacciate tra le condizioni di maltrattamenti e violenze subite in territorio libico e il rischio di un viaggio precario su barche fatiscenti e con le attuali mutevoli condizioni meteo».
Il bilancio del salvataggio è di 116 persone, tra le quali 20 donne e un bambino. A bordo del natante vi erano cittadini in fuga da Costa d'Avorio, Gambia, Guinea Konakry, Mali, Nigeria, Senegal, Togo, Camerun, Sudan e Liberia.
2 Commenti
daniele
18/04/2016 08:57
116 persone di cui 95 uomini. Chi scappa dalla guerra scappa con tutta la famiglia, non lascia tutti a casa. Questi sono migranti economici, non profughi.
Gianluca
18/04/2016 12:28
Probabilmente anche i tuoi avi cercavano di migliorare la loro vita e abbandonarono tutto per un viaggio della speranza. Ma tu sarai figlio del consumismo e la fame non la hai mai patitae. Hai un letto, una casa e tanti pasti al dì.
daniele
18/04/2016 14:45
Gianluca i miei avi, ovunque andassero, non trovavano vitto e alloggio gratis.