PALERMO. Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha dato mandato all'Avvocatura comunale di presentare una denuncia in sede civile contro la Rai per le modalità di svolgimento della trasmissione "Porta a Porta" nella quale Salvo Riina figlio del boss di Cosa Nostra ha presentato il suo libro. "Fermo restando che è sacrosanto il diritto di chiunque di scrivere libri su qualsiasi tema - osserva Orlando - non è accettabile che la televisione nazionale si presti ad operazioni che sono da un lato di puro marketing e dall'altro di spettacolarizzazione e 'normalizzazione' del fenomeno mafioso e della sua violenza.L'obiettivo della trasmissione, cui il conduttore e la direzione della Rai si sono allegramente prestati e di cui non possono che essere considerati complici, è stato quello di far apparire la famiglia dell'ergastolano Totò Riina e del suo figlio mafioso condannato Salvo quale una normale famiglia, quasi identica a quella di tanti altri. Un comportamento inaccettabile da parte della Rai che ha volutamente trasmesso, concordando che l'intervista non avesse alcun reale contraddittorio, una immagine del tutto distorta della mafia". Orlando ricorda inoltre che in seguito alle polemiche "l'azienda ha replicato che avrebbe successivamente mandato in onda 'una puntata sull'antimafia', come se fra mafia e antimafia la Rai potesse permettersi di applicare la par-condicio". Infine il sindaco di Palermo ha commentato la dichiarazione di Roberto Alajmo, che ieri aveva detto che il Teatro Biondo avrebbe potuto ospitare la presentazione del libro di Salvo Riina a patto di poter scegliere l'intervistatore."Sono certo - dice Orlando - che quella di Alajmo sia stata una provocazione volta appunto a sottolineare l'assenza di un vero contraddittorio giornalistico durante 'Porta a Porta'. Egli sa bene infatti che il Teatro Biondo non potrebbe contenere tutti i familiari delle vittime di Totò Riina".