PALERMO. La sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la Sicilia ha condannato l'ex dirigente generale del Dipartimento regionale comunicazioni e trasporti, Giovanni Lo Bue, a risarcire alla Regione siciliana la somma di 64.800 euro, oltre rivalutazione e interessi (sentenza n. 291/2016, depositata l'8 aprile 2016).
Lo Bue era stato citato in giudizio per due consulenze esterne a due avvocati, conferite nel 2009 nell'ambito dei progetti integrati (Italbank e Italmed) finanziati dal Cipe e che annoveravano tra gli enti esecutori anche la Regione siciliana, i cui compensi non sono stati ammessi a discarico dall'autorità di controllo.
Nelle motivazioni della sentenza, che ha interamente accolto l'impianto accusatorio della Procura regionale, il giudice ha affermato che «dalla lettura dei citati contratti appare disarmante la genericità contenutistica degli incarichi attribuiti in relazione alle finalità specifiche dei progetti e per tale ragione non vi è necessità di spendere sul punto ulteriori argomentazioni. Nè tale contenuto generico degli incarichi di consulenza può essere giustificato, secondo la prospettiva difensiva, dalla necessità di avere 'un oggetto volutamente ampio per lo svolgimento dell'attività finalizzata più specificamente all'elaborazione dei progetti stessi che coinvolgevano varie regioni non soltanto d'Europa ma anche dei paesi balcanici e della sponda Sud del Mediterraneo, richiedendo
un qualificato e specialistico supporto giuridico e tributario'».
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