ROMA. Sono tre gli italiani rimasti feriti, secondo quanto si è appreso finora, negli attentati di questa mattina a Bruxelles. Sono Chiara Burla, di 24 anni, originaria di Varallo Sesia (Vercelli), residente a Firenze; Marco Semenzato, architetto originario del Veneto, ma da tempo in Belgio; e Michele Venetico, giovane dipendente dell'aeroporto di Bruxelles, figlio di immigrati di origini siciliane. Tutti e tre sono stati medicati in ospedale e sono poi stati dimessi. Intanto, il ministro degli esteri Paolo Gentiloni ha chiesto un minuto di silenzio per le vittime degli attentati di Bruxelles, aprendo i lavori del consiglio generale degli italiani all'estero alla Farnesina. Nel suo intervento, ha parlato di "attacco organizzato e pianificato di dimensioni molto gravi". Massima prudenza, evitare gli spostamenti e restare dove si è: queste, in sintesi, le 'raccomandazioni' che l'ambasciata d'Italia in Belgio sta dando ai connazionali mentre proseguono gli accertamenti per individuare eventuali italiani rimasti coinvolti negli attentati di questa mattina. L'ambasciata è in costante contatto con le autorità belghe e si sta verificando negli ospedali se sono stati ricoverati degli italiani. Ma questa attività è complicata dall'impossibilità di comunicare con i telefonini e dallo stato d'emergenza in cui ancora operano gli ospedali.