PALERMO. Arriverà giovedì a Palazzo Chigi il documento finale che mette nero su bianco, in modo dettagliato, gli interventi previsti dal piano da 377 milioni contro il rischio idrogeolico in Sicilia. Parte consistente dei fondi sarà destinata a opere di difesa della costa siciliana contro i fenomeni erosivi nell’area ionica, tirrenica e licatese, oltre alla messa in sicurezza dei torrenti del Messinese, soprattutto nelle zone che in questi ultimi anni hanno subito gravi danni per le alluvioni.
Sono trascorsi, intanto, 65 giorni da quando l’assessore regionale all’Ambiente e al Territorio, Maurizio Croce, ha annunciato il piano nel corso di una puntata della trasmissione «Ditelo a Rgs», rispondendo alla gente per lo spazio #gdsnoiconvoi in Sicilia.
«Contiamo di avviare i primi cantieri in estate. Una volta arrivato l’ok definitivo da Roma, nella riunione conclusiva di questa settimana – spiega Croce - si dovrà attendere la delibera del Cipe che renderà operativo il programma degli interventi. In questi giorni stiamo sistemando in modo puntuale il documento finale – continua - con l’elenco dettagliato degli interventi. Ma si tratta di modifiche di forma, non di sostanza: sia l’ammontare delle risorse che gli interventi non cambiano».
I 377 milioni del piano, approvato dalla giunta regionale il 29 dicembre scorso, sono quelli previsti all’interno del Patto per il Sud e stanziati per il periodo 2014-2020. Sono fondi assegnati a progetti contro il dissesto idrogeologico che riguardano diverse zone dell’Isola.
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