Venerdì 22 Novembre 2024

Omicidio di Roma, Foffo: "Ho ucciso per vendetta contro mio padre"

Il padre di Manuel Foffo a "Porta a Porta"

 ROMA. Voler uccidere il padre, «per  vendicarmi di lui». Questo desiderio represso e proibito avrebbe  contribuito a spingere Manuel Foffo a torturare a morte Luca  Varani, assieme a Marco Prato. È lo stesso assassino reo  confesso del Collatino, a Roma, ad averlo detto al pm Francesco  Scavo nel suo secondo interrogatorio, venerdì scorso nel carcere  di Regina Coeli. Un'apparente conferma che il movente di un  crimine orribile va cercato più nella psiche che nelle vite dei  due giovani, oltre all'effetto di alcol e cocaina. «Volevo  uccidere mio padre e forse ho combinato tutto questo per  vendicarmi di lui», ha dichiarato Foffo, figlio di un  imprenditore romano che due giorni dopo il delitto a "Porta a  Porta" aveva parlato del suo «ragazzo modello». «Il momento in cui ho perso il controllo di me stesso credo  sia quando tra me e Marco è uscito l'argomento di mio padre - ha  detto Foffo - Io e Marco abbiamo iniziato a parlare a lungo di  mio padre e questa cosa mi ha fatto 'venire il velenò, avevo  una forte rabbia interiore. Questo è durato fino alle 2.30.  Durante i nostri discorsi ricordo che era come se Marco sembrava  darmi ragione, i nostri discorsi erano davvero sinceri, lui mi  guardava con uno sguardo criminale». «Non escludo di avere  combinato tutto questo per dare una risposta al rapporto con mio  padre - ha detto Foffo - forse come per vendetta nei suoi  confronti: unito a tutto il resto forse mi ha portato a fare  quello che ho fatto». Il genitore, Valter Foffo, titolare di un ristorante e di  un'agenzia di pratiche auto, ospite del programma di Bruno Vespa  aveva parlato del «quoziente intellettivo elevato» di suo  figlio, studente universitario di 29 anni. L'intervento del  padre del ragazzo a Porta a Porta è stata molto dibattuto  anche sui social network - con una netta prevalenza di critiche  - al pari del post su internet del padre di Marco, Ledo Prato,  manager dei Beni culturali. Se per Marco Prato si è parlato di un fortissimo conflitto  per il desiderio di cambiare sesso osteggiato dal genitore, nel  caso di Valter Foffo è lui stesso a tirare in ballo un rapporto  difficile con il padre. «Volevo uccidere mio padre e forse ho  combinato tutto questo per vendicarmi di lui», ha detto. Una  rabbia repressa che sarebbe esplosa contro Luca Varani, forse  solo la prima vittima a tiro, gonfiata dai discorsi con l'amico  che sembrava ascoltarlo e dargli ragione. E che «mi guardava con  uno sguardo criminale», ha raccontato. «Mi è venuto il 'veleno»  ha raccontato Foffo, parlando di suo padre. E a farne le spese è  stato il ragazzo che aveva accettato di raggiungerli  nell'appartamento del Collatino.

leggi l'articolo completo