ROMA. Voler uccidere il padre, «per vendicarmi di lui». Questo desiderio represso e proibito avrebbe contribuito a spingere Manuel Foffo a torturare a morte Luca Varani, assieme a Marco Prato. È lo stesso assassino reo confesso del Collatino, a Roma, ad averlo detto al pm Francesco Scavo nel suo secondo interrogatorio, venerdì scorso nel carcere di Regina Coeli. Un'apparente conferma che il movente di un crimine orribile va cercato più nella psiche che nelle vite dei due giovani, oltre all'effetto di alcol e cocaina. «Volevo uccidere mio padre e forse ho combinato tutto questo per vendicarmi di lui», ha dichiarato Foffo, figlio di un imprenditore romano che due giorni dopo il delitto a "Porta a Porta" aveva parlato del suo «ragazzo modello».
«Il momento in cui ho perso il controllo di me stesso credo sia quando tra me e Marco è uscito l'argomento di mio padre - ha detto Foffo - Io e Marco abbiamo iniziato a parlare a lungo di mio padre e questa cosa mi ha fatto 'venire il velenò, avevo una forte rabbia interiore. Questo è durato fino alle 2.30. Durante i nostri discorsi ricordo che era come se Marco sembrava darmi ragione, i nostri discorsi erano davvero sinceri, lui mi guardava con uno sguardo criminale». «Non escludo di avere combinato tutto questo per dare una risposta al rapporto con mio padre - ha detto Foffo - forse come per vendetta nei suoi confronti: unito a tutto il resto forse mi ha portato a fare quello che ho fatto».
Il genitore, Valter Foffo, titolare di un ristorante e di un'agenzia di pratiche auto, ospite del programma di Bruno Vespa aveva parlato del «quoziente intellettivo elevato» di suo figlio, studente universitario di 29 anni. L'intervento del padre del ragazzo a Porta a Porta è stata molto dibattuto anche sui social network - con una netta prevalenza di critiche - al pari del post su internet del padre di Marco, Ledo Prato, manager dei Beni culturali.
Se per Marco Prato si è parlato di un fortissimo conflitto per il desiderio di cambiare sesso osteggiato dal genitore, nel caso di Valter Foffo è lui stesso a tirare in ballo un rapporto difficile con il padre. «Volevo uccidere mio padre e forse ho combinato tutto questo per vendicarmi di lui», ha detto. Una rabbia repressa che sarebbe esplosa contro Luca Varani, forse solo la prima vittima a tiro, gonfiata dai discorsi con l'amico che sembrava ascoltarlo e dargli ragione. E che «mi guardava con uno sguardo criminale», ha raccontato. «Mi è venuto il 'veleno» ha raccontato Foffo, parlando di suo padre. E a farne le spese è stato il ragazzo che aveva accettato di raggiungerli nell'appartamento del Collatino.
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