PORDENONE. Per scongiurare qualsiasi eccezione da parte della difesa, gli investigatori di Pordenone e del Ros hanno censito tutte le Audi A3 grigie dell'intero territorio nazionale nell'ambito dell'inchiesta sul duplice omicidio di Trifone Ragone e Teresa Costanza Un lavoro colossale, che ha impegnato il pool per molte settimane, ma che alla fine ha consegnato una risultanza significativa per l'accusa: l'unico veicolo di quel tipo, immortalato dalle telecamere non lontano da palazzetto e parco di San Valentino poteva essere soltanto quello di Ruotolo. E' uno degli elementi contenuti nell'ordinanza con cui il Gip di Pordenone Alberto Rossi ha fatto proprie le richieste di arresto per Giosuè Ruotolo e per la sua fidanzata Rosaria Patrone. Secondo quanto si apprende, dalla scrematura per passaggi successivi, sono rimaste soltanto cinque auto di quel tipo e caratteristiche: due erano state nel frattempo rottamate o comunque non erano più in circolazione, le altre 3 appartengono a persone che il 17 marzo 2015 si trovavano molto distanti da Pordenone. Già nelle prime fasi dell'inchiesta, senza ulteriori elementi specifici a disposizione, i militari dell'Arma avevano dato corso ad una verifica capillare delle auto usate dai frequentatori della palestra e dai commilitoni di Ragone nella caserma di Cordenons: con appostamenti giornalieri nei due parcheggi era stato fatto un elenco puntuale dei veicoli e delle strade di accesso utilizzate. Ciò ha permesso, quando le telecamere hanno immortalato l'Audi A3, di risalire a Ruotolo: sebbene la targa non fosse leggibile, il faro bruciato e il pupazzetto di peluche sul cruscotto avevano fornito le ultime certezze sulla proprietà del veicolo.