BERGAMO. Una donna bergamasca ha ricordato oggi nell'aula in cui si celebra il processo per l'omicidio di Yara Gambirasio di aver visto nell'estate del 2010, Massimo Bossetti, nel parcheggio di un cimitero, in compagnia di una ragazzina che era salita a bordo della sua auto. La donna ha raccontato che l'uomo che aveva visto in auto con quella ragazzina che poteva avere 13-14 anni l'aveva «fissata intensamente, tanto che ho provato disagio». Vede quell'uomo in quest'aula? Le è stato chiesto: «quell'uomo è Massimo Bossetti». La donna, che accompagnava la figlia ad allenamenti di ciclismo, ha poi raccontato di aver visto una seconda volta l'uomo che la fissava dall'auto nel parcheggio del cimitero, in un supermercato, alcuni giorni dopo. Dopo il fermo di Bossetti, il 14 giugno 2014, guardando una trasmissione televisiva che mostrava anche il parcheggio del cimitero si era ricordata della circostanza e ne aveva parlato con i carabinieri e poi era stata convocata dai militari per deporre. In mattinata è previsto il controesame della testimone da parte dei difensori di Bossetti. Le testimonianze della mamma del muratore Ester Arzuffi e della moglie di Bossetti, Marita Comi, sono previste nel pomeriggio. Secondo Alma Azzolini la ragazza che vide in auto nell'estate 2010 a bordo di un'auto con quello che ritiene essere Massimo Bossetti, era Yara Gambirasio. La donna, durante la sua deposizione, ha spiegato che, una volta viste le immagini di Yara quando era scomparsa, si convinse di averla già vista. Solo dopo aver visto le immagini di una trasmissione televisiva che ritraeva il cimitero avrebbe fatto mente locale. «La ragazza che vidi in macchina aveva l'apparecchio per i denti ed aveva le guance molto rosse».