MILANO. Nell'Operazione "smile" per irregolarità in appalti odontoiatrici in aziende ospedaliere lombarde, è finito in carcere il consigliere regionale della Lega Nord, Fabio Rizzi, presidente della commissione Sanità ed estensore della recente riforma e braccio destro di Maroni. Ordine di custodia cautelare anche la moglie di Rizzi, alla quale sono stati concessi gli arresti domiciliari. Per entrambi c'è l'accusa è di associazione per delinquere. Perquisizioni sono in corso nel domicilio di Rizzi e negli uffici al Consiglio regionale. In carcere è finito anche un imprenditore vicino a Rizzi, Mario Valentino Longo. Come per Rizzi, anche la moglie di Longo è agli arresti domiciliari. Anche per loro c'è l'accusa di associazione per delinquere. L'inchiesta verte su una serie di appalti pubblici di Aziende Ospedaliere per la gestione, in outsourcing, di servizi odontoiatrici. «Bisogna rescindere fortemente il rapporto fra la politica e la sanità. Maroni deve prendere atto che non è riuscito a garantire discontinuità con il passato e l'unico modo per farlo a questo punto è di andare alle elezioni». Lo ha dichiarato il segretario lombardo del Pd, Alessandro Alfieri, commentando a margine della seduta del Consiglio regionale l'arresto del presidente della commissione Sanità, il leghista Fabio Rizzi. «Mantovani, che era il vicepresidente con delega alla Sanità, è stato arrestato - ha elencato Alfieri -. Per Garavaglia, che è il braccio destro di Maroni, è stato chiesto il rinvio a giudizio. Ora anche Rizzi, che è il padre della riforma sanitaria, è stato arrestato. Qualche problema c'è. Noi avevamo presentato una mozione di sfiducia. Maroni ha sempre negato che ci sia un problema sanità, la realtà lo smentisce». «Sul piano umano non è una notizia di cui dobbiamo rallegrarci. Sul piano istituzionale è un altro duro colpo alla credibilità di questo Consiglio regionale, che stiamo cercando di recuperare». Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo, annunciando a inizio lavori della seduta odierna l'arresto del consigliere Fabio Rizzi. Cattaneo ha anche aggiunto però che resta «sacrosanto il principio costituzionale di presunzione di innocenza». La Conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale della Lombardia si è riunita subito dopo che al Pirellone è arrivata la notizia dell'arresto del presidente della commissione Sanità, Fabio Rizzi. «Con il presidente Maroni - ha riferito al termine il presidente del Consiglio, Raffaele Cattaneo - abbiamo deciso di valutare se e come riprende una riflessione su quello che è accaduto, dopo la conferenza stampa della Procura di Monza». Nel primo pomeriggio, ha aggiunto Cattaneo, potrebbe tornare a riunirsi la capigruppo.