CITTÀ DEL VATICANO. Circa 7.000 migranti e rifugiati di almeno 30 nazionalità, provenienti dalle 17 diocesi del Lazio, sono oggi in Piazza San Pietro per partecipare alla preghiera mariana dell'Angelus presieduta da papa Francesco in occasione della Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato, che quest'anno - nell'Anno Santo della misericordia - coincide con il Giubileo dei Migranti. Tra loro ci sono anche 200 richiedenti asilo del Cara di Castelnuovo di Porto, con le bandiere delle diverse nazionalità presenti al Centro.
In piazza è stata portata anche la Croce di Lampedusa, realizzata con i legno dei barconi e benedetta da papa Francesco durante la sua visita sull'isola, simbolo che richiama le circa 4.000 vittime - tra cui oltre 750 bambini - che lo scorso anno hanno perso la vita nel viaggio verso le coste italiane: a portarla è il gruppo dei migranti ucraini, «nel segno di una guerra dimenticata - sottolinea la Fondazione Migrantes della
Cei - e della forte presenza di persone provenienti da questa nazione, sia migranti economici che richiedenti asilo».
Dopo l'Angelus i migranti, attraversando la Porta Santa e recando anche la Croce di Lampedusa, parteciperanno nella Basilica di San Pietro a una solenne messa presieduta dal cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti, che consacrerà per l'occasione oltre 5.000 ostie realizzate da alcuni detenuti del carcere di Opera di Milano.
«La Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2016 - sottolinea ancora Migrantes - diventa un momento particolare, un gesto concreto che caratterizza il Giubileo della misericordia che stiamo vivendo voluto da Papa Francesco il quale, più volte, ha richiamato tutti all'accoglienza».
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