MARSALA. La Polizia di Stato ha sgominato un commando di rapinatori, ritenuto responsabile di una rapina, compiuta, in danno della banca di Credito Cooperativo, “G.Toniolo” di Marsala. Sette i soggetti fermati, subito dopo essere stati sorpresi dai poliziotti nei pressi di un appartamento di Petrosino, ritenuto covo della banda. Sulla scorta di alcuni, recenti “colpi” compiuti nel bagherese, già da qualche tempo la sezione “Investigativa” del Commissariato “Bagheria” aveva focalizzato la sua attenzione su una banda di soggetti, di Palermo e Villabate, attiva nella zona orientale del capoluogo, fino alle sue propagini bagheresi. I nomi dei fermati sono: Marco Buffa, 42enne di Petrosino; Ignazio Lo Monaco, 40enne di Villabate; Antonino Maltese, 45enne di Petrosino; Filippo Bruno, 25enne palermitano; Salvatore Borgognone, 20enne, palermitano; Giovanni Cerrito, 36enne di Villabate e Matteo Foggia, 35enne di Mazara del Vallo. Ad operare il blitz, congiuntamente, i poliziotti del Commissariato di P.S. “Bagheria”, della Squadra Mobile di Trapani e del Commissariato di P.S. “Marsala”. Tra i fermati, non soltanto numerosi pregiudicati ma anche alcuni “figli d’arte”, come Filippo Bruno, figlio di Natale, ritenuto ai vertici della “famiglia” di “Brancaccio”, arrestato nel 2014 e, recentemente, condannato a 16 anni di carcere. Dalle ricostruzioni degli investigatori è stato possibile rilevare la meticolosa suddivisione dei ruoli tra i complici: un malvivente ha fatto ingresso nei locali della banca, armato di un paio di forbici, facendo un bottino di 9800 euro, circa, un secondo malvivente ha bloccato la bussola della banca così da consentire una veloce fuga al complice, altri due componenti sono rimasti a far da “palo”, mentre i restanti tre sono stati impegnati in compiti logistici e di raccordo. Non è bastato, ai rapinatori, per farla franca. Il bottino è stato recuperato quasi interamente.