ROMA. La situazione sul fronte dello smog migliorerà dopo Capodanno ma ci vorrebbe una intensa ondata di maltempo per ripulire davvero l'aria, cosa che non avverrà presto. È quanto prevede il meteorologo Edoardo Ferrara di 3BMeteo, spiegando che l'arrivo di venti e pioggia «dopo Capodanno migliorerà la qualità dell'aria, soprattutto al Centrosud. Anche sulla Valle Padana è atteso un parziale miglioramento, soprattutto sulle pianure orientali, ma la situazione resterà comunque negativa.
Gli inquinanti ristagnano infatti ormai da troppo tempo e ci vorrebbe una intensa ondata di maltempo per ripulire davvero l'aria, cosa che non avverrà almeno nel breve periodo. Quindi lo smog continuerà ad ammorbare le città del Nord soprattutto quelle lombarde, sebbene con concentrazioni probabilmente in lieve calo rispetto a questi giorni». Giovedì 31, ultimo giorno dell'anno, vedrà tempo in prevalenza soleggiato nelle regioni dell'estremo Nordest e su quelle tirreniche. Maggiore nuvolosità nel resto del Paese ma senza precipitazioni di rilievo. Confermate invece le previsioni «invernali» per l'inizio di gennaio. «Se l'inverno è stato totalmente assente per tutto dicembre - rileva Ferrara - potrebbe invece cominciare a dire la sua sull'Italia proprio con il nuovo anno. Sull'Europa orientale è infatti in arrivo una intensa ondata di gelo, che non raggiungerà direttamente l'Italia, ma avrà quantomeno il merito di iniziare a far calare le temperature già entro San Silvestro dopo oltre un mese sopra media termica.
Da Capodanno e per i primi giorni di gennaio torneranno invece le perturbazioni atlantiche». Il clima sarà più freddo, ma non arriverà il gelo, precisa il meteorologo. «Quello rimarrà relegato all'Europa orientale. Ci riporteremo semplicemente verso le medie del periodo con un clima più consono all'Inverno, specie al Nord e lungo i versanti adriatici. Il calo termico sarà comunque sensibile in montagna, soprattutto sulle Alpi, dove per giorni le temperature in quota sono risultate praticamente estive». Per quanto riguarda le piogge, dovrebbero arrivare già il 2 gennaio, a cominciare dalla Liguria per proseguire poi in bassa Pianura Padana, Emilia Romagna, regioni centrali, Campania e Sardegna. E tra il 2 e il 3 gennaio, poi, oltre a nevicate sparse sulle Alpi, non è esclusa anche qualche debole nevicata a bassa quota al Nord, anche se per il meteorologo si tratta ancora di una ipotesi che necessita di conferme, dato che «mancano ancora troppi giorni e tutto dipende dall'esatta traiettoria della perturbazione. Sembra comunque certo che almeno per il momento al Nord non arriveranno grandi precipitazioni che potrebbero risanare il problema della siccità».
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