
PALERMO. Oggi alle 15.48, nel rispetto dei tempi programmati, l'Anas ha proceduto alla demolizione di oltre 200 metri della carreggiata in direzione Catania del viadotto Himera, sull'A19, danneggiata da una frana lo scorso 10 aprile. Un'operazione durata pochi secondi ma che ha richiesto un complesso progetto di messa a punto e di ingegnerizzazione articolato in più fasi. La demolizione è stata controllata tramite esplosioni, insieme al sistema di tiraggio del viadotto, mai realizzato prima in Italia. Sono stati impiegati 250 chili di esplosivo alla base delle cinque pile del viadotto e programmate per esplodere a poche frazioni di secondo l'una dall'altra. Per consentire la demolizione della carreggiata in direzione Catania, senza recare danno al viadotto adiacente in direzione Palermo, i tecnici dell'Anas insieme all'impresa Mazzei affidataria dell'appalto, hanno progettato e realizzato un sistema ingegneristico, senza precedenti a livello nazionale, per allontanare i circa 200 metri di viadotto interessato dalla demolizione.
Le operazioni di spostamento/raddrizzamento tramite tiraggio, durate 48 ore, sono cominciate sabato scorso alle 11.30 e lunedì sera la distanza complessiva raggiunta era di oltre un metro. Il sistema di trazione è stato articolato su 3 blocchi di tiro principali (più due di sicurezza) ciascuno ancorato al suolo tramite fondazioni con 9 pali di grosso diametro a 33 metri di profondità. I tre blocchi principali sono stati calcolati per esercitare il tiro di una massa di 1.200 tonnellate. Ai blocchi di tiro è stata collegata una struttura reticolare di funi multitrefolo (speciali cavi d'acciaio) che nel complesso sviluppano una lunghezza di 19 mila metri. L'intera struttura reticolare è stata a sua volta agganciata a catene di oltre 30 tonnellate, con le quali è stato imbracato il viadotto. La demolizione lascia lo spazio per la realizzazione del nuovo tratto di viadotto che sarà in acciaio, con tre campate per 270 metri. Il progetto esecutivo sarà ultimato entro il giugno 2016 per il successivo appalto dei lavori, della durata di 18 mesi. Entro la primavera del 2018 il tratto sarà disponibile a due corsie per senso di marcia.
1 Commento
antonio de luca
23/12/2015 05:46
di chi la responsabilità di tali porcate geologiche e strutturali su tutto il territorio nazionale? L'anas la conosce la geologia preventiva per evitare o assicurare in anticipo tali opere? n0-Si fa tutto alla mcarlona e poi è sempre di fatto il cittadino a pagare ciò che falsamente si attribuisce ad eventi facilmente prevedibili. Ci sono qui per negligenza imperizia responsabili? Sono stati allontanati dalle loro funzioni? o bisogna avere paura in Calabria e Sicilia passare su tali ponti di cartapesta? L'anas come assume i propri tecnici? Possiamo conoscere per tali enti gli onorari dei suoi dirigenti che sono un onere pondus per gli automobilisti? Gelone sconfisse i cartaginesi ad Himera nel 480 a., l'anno di Salamina, ed il suo erede avrebbe messo i responsabili sotto la spada di Damocle con automatica la sua caduta alla caduta o inclinazione di ogni pilone: in ogni campo '- banche docent- non c'è altro rimedio in Italia, solo palliativi per sfottere i fottuti in nome della repubblica italiana - fondata sulla violenza e corruzione- delle quali affiora solo il 10/% come negli icesberg. Solo gli ingenui o conneventi possono contestare questo.